Europei Under 21: l’Italia

Continua il nostro breve percorso di avvicinamento ai prossimi Europei Under 21 che ci farà conoscere a fondo le otto Nazionali protagoniste del torneo continentale. Vedremo come esse si siano conquistate un posto fra le migliori d’Europa, chi sono i loro selezionatori, quali campioni, o presunti tali, metteranno in campo e come si schiereranno. Arriviamo alla penultima formazione, la più attesa di tutte, l’Italia under 21 di Devis Mangia.

IL PERCORSO DI QUALIFICAZIONE – La squadra di Devis Mangia è una delle serie candidate alla vittoria finale, forte di un gruppo completo sotto ogni punto di vista. Per approdare in Israele, la formazione Azzurra, ha stradominato il girone d’appartenenza battendo formazioni come Irlanda, Turchia e Ungheria. Al playoff con la Svezia, invece,  non ha praticamente mai avuto grosse difficoltà grazie alla vittoria di misura interna e al pirotecnico 2-3 in terra scandinava.

L’ALLENATORE – Devis Mangia è uno di quelli che si è formato con l’esonero del Zampa: nonostante i buoni risultati guadagnati con la squadra rosanero lo scorso anno, dopo esser subentrato a Pioli, venne esonerato a ridosso delle festività natalizie. In molti lo ricordano per il suo sarcasmo mostrato in conferenza stampa, quando presentò un pandoro per far capire che “lo avrebbe mangiato”. Dopo un breve periodo di inattività subentra a Ciro Ferrara alla guida dell’under 21 con, fin qui, ottimi risultati. L’Europeo è la prova del nove, sia per l’Italia che per lui come tecnico.

LE STELLE AZZURRE – Un organico molto competitivo quello dell’Italia under 21.  Tre portieri dal grandissimo potenziale su cui poter far affidamento quasi certo: Bardi, dopo due anni di B è uno dei pezzi forti ed è scuola Inter; Colombi, quest’anno nel Modena, si è contraddistinto per diverse prestazioni da otto in pagella; Leali è il nuovo “Peruzzi”, di proprietà della Juventus. Non convince parecchio il pacchetto arretrato, composto da molti calciatori “retrocessi” sia tra A che B: Capuano del Pescara, dopo un anno a livelli altissimi con Zeman, ha disputato un campionato disastroso. Il pezzo forte sembra essere Vasco Regini, centrale di difesa reinventato da Sarri nell’Empoli, considerato che nasce come terzino di fascia. Il jolly della formazione azzurra, casomai dovesse averne bisogno Mangia, è Alessandro Florenzi, di proprietà della Roma: può essere impiegato sia come centrocampista centrale che terzino sinistro.

Lorenzo Insigne

Il cervello è Marco Verratti, scuola Pescara, in forza al Paris Saint-Germain. Rappresenta anche il massimo dell’esperienza in ambito europeo per la selezione Azzurra. Altro centrocampista di cui si parla un gran bene è Luca Marrone della Juventus: questi, se opportuno, può essere impiegato come centrale difensivo, ruolo trovatogli da Antonio Conte. A servire le punte sarà Riccardo Saponara, prossimo talento di casa Milan che, con le sue giocate, ha trascinato l’Empoli a un passo dalla serie A. In attacco l’imbarazzo della scelta: Borini, Insigne, Destro o Immobile. Restano a casa, nonostante fossero convocabili, calciatori del calibro di El Shaarawy e Balotelli, per non dimenticare De Sciglio e Santon.

MODULO E TATTICA – Presumibilmente Devis Mangia schiererà i suoi col consueto 4-2-3-1 che altro non è che un 4-3-3 con i due esterni del “3” che salgono e il fantasista che arretra nelle vesti di mezzala. Scelte per questo modulo, dalla cintola in su, ce ne sono a iosa. Ciò che non convince, non ci stancheremo mai di ripeterlo e saremmo felicissimi di essere smentiti sul campo, è il reparto difensivo dove le scelte, al momento appaiono obbligate.

Proviamo a ipotizzare il 4-2-3-1 dell’Italia under 21:
Bardi, Donati, Capuano (Caldirola), Regini, Biraghi; Verratti, Florenzi; Borini, Saponara, Insigne; Destro (Immobile).

Le scorse puntate: Israele, Spagna, Inghilterra, Olanda, Germania, Norvegia