Il Livorno è di nuovo in Serie A. Dopo tre anni di purgatorio nel campionato cadetto i labronici fanno ritorno nella massima serie, lasciata tre anni fa all’ultimo posto di una sfortunata stagione. Una promozione giusta per quanto realizzato dai labronici in questa stagione; il Livorno è stato uno dei tre principali protagonisti insieme al Verona e al Sassuolo, segnando un solco profondo con le rivali.
Alla vigilia di questi playoff c’era il forte rischio che la classifica di regular season potesse essere stravolta da una partita storta, una situazione già accaduta in passato nella storia dei playoff di serie B. Questa volta, però, il Dio del Calcio ha voluto essere giusto, premiando gli uomini di Davide Nicola. A trascinare la squadra è stato il brasiliano Paulinho con oltre venti reti all’attivo in questo campionato, ma è una promozione nel nome di Piermario Morosini. Ancora vivo il ricordo di quella tragedia e la società, Aldo Spinelli in primis, ha sentito la necessità di dedicagli il raggiungimento di questo traguardo. Come ha sottolineato l’attaccante Dionisi il dolore è stato forte, ma grazie a “Mario” sono riusciti ad andare avanti e trasformare in straordinaria quella che doveva essere un’annata tranquilla, orientata verso altri obiettivi.
Il Livorno sale in serie A ma onore anche ai vinti. A l’Empoli infatti va riconosciuto il merito di essersi migliorata nell’arco di un anno, passando dalla lotta playout, sofferta e vinta contro il Vicenza in una partita thrilling, alla lotta per un posto in Serie A. Nonostante la sconfitta, c’è la consapevolezza nel gruppo di aver cancellato i malumori del passato e quel “grazie lo stesso” che i tifosi hanno rivolto ai propri calciatori è più che meritato.