Confederations Cup 2013: il Giappone
GIAPPONE
I samurai allenati da Zaccheroni sono alla quarta partecipazione alla Confederations Cup. Vincitori della Coppa d’Asia in Qatar nel 2011, i nipponici potrebbero rivelarsi come una delle rivelazioni del torneo. Nonostante un girone di ferro con Brasile, Italia e Messico, l’esperienza di giocatori dal curriculum internazionale e il talento della stella Keisuke Honda potranno stupire il Sud America. Il secondo posto colto nel 2001 è il miglior piazzamento ottenuto in questa manifestazione; male invece nelle edizioni del 2003 e del 2005 in cui non sono riusciti a superare il girone. Per i ragazzi di Zac è la parola chiave è riscatto.
LA DIFESA (VOTO 7)
Il reparto arretrato è tra i punti forza dei samurai blu. Tra i pali un sempreverde Kawashima portiere di grande affidabilità, in difesa gli asiatici possono vantare giocatori dal calibro internazionale come Yuto Nagatomo e Atsuto Uchida, alternati a uomini di grande quantità anche se meno noti quali Konno e il giovane Sakai classe ’91 fresco di bronzo olimpico. A completare il reparto Zaccheroni ha convocato Yoshida del Southampton e i “giapponesi” Inoha,Komano e Kurihara.
Chiave assoluta del trionfo dei nipponici. In mezzo al campo tra le fila del Giappone quasi tutti i giocatori convocati da Zaccheroni militano in Europa. Basta pensare al blocco di “tedeschi” dei samurai composto dal capitano Hasebe del Wolfsburg, Hosogai del Bayer Leverkusen, Kiyotake del Norimberga e Inui dell’Eintracht Francoforte. Leader assoluto della mediana è lo storico Endo, titolare inamovibile che ha superato le cento presenze in nazionale, a dare qualità e fantasia ci penseranno Shinji Kagawa del Manchester United e Keisuke Honda del Cska Mosca, noto in tutto il mondo per le sue punizioni a effetto. A completare il reparto il veterano Nakamura e Takahashi.
L’ATTACCO (voto 6,5)
Solo tre giocatori sono stati chiamati da Zaccheroni per formare il reparto offensivo. Un nome su tutti quello del bomber Shinji Okazaki, attaccante dello Stoccarda che con la nazionale del Giappone ha già realizzato trentadue reti in sessantuno gare, con una media di un gol ogni due partite. A fargli da spalla ci sarà Maeda classe ’81, tra gli altri convocati anche Havenaar su cui l’allenatore italiano conta molto.
LA STELLA
Shinji Kagawa
Tredici reti in quaranta presenze in nazionale, campione d’Inghilterra con il Manchester United e protagonista del capolavoro del Borussia Dortmund in un biennio in cui ha realizzato 17 gol in 43 gare. Uomo assist, fantasista puro, seconda punta, idolo già dei red devils. Il 2 marzo diventa il primo giocatore giapponese a fare una tripletta in Premier League, non ce ne voglia Honda, ma Kagawa classe ’89 ha dalla sua l’età e margini di miglioramento spaventosi.
IL TECNICO
Amatissimo dai tifosi giapponesi, il nostro Zac è considerato dai media e dagli esperti la chiave del successo in Coppa d’Asia nel Qatar del 2011. Campione italiano con il Milan nel 1998-99 l’allenatore romagnolo ha portato la sua esperienza fuori dal vecchio continente con grande trionfo. Può essere un problema per l’Italia la sua presenza, conosce benissimo il nostro calcio, utopia vincere la Confederations? Il Milan dei miracoli docet e Zac crede nell’impresa con i suoi samurai. L’altro convocato nel reparto offensivo è il classe ’81 Maeda.
FORMAZIONE TIPO, 4-3-2-1
Kawashima; Konno, Yoshida, Nagatomo, Uchida; Hasebe, Endo; Kagawa, Honda, Okazaki; Maeda.