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BICCHIERE MEZZO PIENO – Il Toro si ripresentava ai nastri di partenza della serie A dopo tre stagioni di purgatorio, con l’unica ambizione di mantenere la categoria. Per almeno tre quarti di stagione, i granata non si sono limitati a lottare per raggiungere i fatidici quaranta punti, ma hanno anche proposto un buon calcio, facendo registrare la terza miglior difesa del campionato al termine del girone di andata. Ventura torino PPPoi una flessione nell’ultima parte del torneo, che ha portato la formazione di Ventura ai margini della zona retrocessione, salvo poi chiudere con sette punti di vantaggio sulla terz’ultima (più uno, a causa della penalizzazione legata al calcioscommesse). Al di là dei numeri, i granata hanno ben figurato in questa serie A, grazie soprattutto alla struttura di gioco proposta dal tecnico ligure, basata su quel 4-2-4 che ha portato i granata a tener testa anche alle formazioni più attrezzate. Il pregio di questo Toro, però, è allo stesso tempo anche uno degli angoli da smussare: troppi i punti persi negli ultimi minuti, con la “colpa” per Giampiero Ventura di non aver saputo o voluto variare quelli che sono i suoi dettami tattici a partita in corso e quando il risultato era favorevole, per portare a casa qualche punto in più, che avrebbe evitato ai granata il solito finale di stagione a rischio. Tanti gli esordienti, come Darmian e D’Ambrosio, è stata la stagione dell’addio al capitano Rolando Bianchi.

LA PARTITA PIU’ BELLA – Inter-Torino 2-2

Un bel Toro “rischia” di portare a casa l’intera posta in palio a San Siro, grazie a un Meggiorini in grande spolvero, che ritrova l’ex compagno Barreto arrivato a gennaio e regala una doppietta al Toro, che si porta in vantaggio a casa dei nerazzurri, rimontando lo svantaggio iniziale. La squadra di Stramaccioni trova il 2-2, ma i granata escono tra gli applausi per una prestazione che avrebbe meritato i tre punti. Il cammino dell‘Inter nel finale di stagione toglie forse un po’ di valore al risultato di Bianchi e compagni, visto che a Milano passeggeranno in tanti, ma resta un’ottima prestazione in una stagione tutto sommato positiva.

IL MIGLIOR GIOCATORE – Alessio Cerci

cerci torinoE’ senza dubbio l’Henry di Valmontone il valore aggiunto di questo Toro. Fortemente voluto dal tecnico Giampiero Ventura, che già lo aveva lanciato ai tempi del Pisa, l’esterno in comproprietà con la Fiorentina si è rigenerato in maglia granata, ottenendo anche la soddisfazione della convocazione in Nazionale. Trentacinque presenze, 2729 minuti giocati, otto gol e dodici assist: questi i numeri della stagione di Alessio Cerci in granata, che hanno sicuramente contribuito alla permanenza nella massima serie della società di Urbano Cairo. Il quale dovrà fare di tutto per resistere alle tentazioni del mercato, visto che anche le big hanno messo gli occhi sul gioiellino granata.

IL FLOP – Alen Stevanovic

stevanovic torinoEra stato uno dei protagonisti della promozione dello scorso anno, ma non ha saputo ripetersi anche in serie A: limitato dalla presenza di Cerci e dalla sua scarsa propensione a giocare a sinistra, il giocatore di scuola Inter ha dimostrato suo malgrado di non essere ancora pronto per la massima serie, sprofondando sempre più in basso nella lista delle preferenze del tecnico granata. Buono il potenziale, ma troppo altalenante il rendimento del giovane serbo, che ha collezionato quindici presenze, mettendo a segno due reti, contro Atalanta e Cagliari. Difficile che il Torino scommetta ancora su di lui per la prossima stagione, ma Ventura e i tifosi granata si aspettavano sicuramente di più da un giovane che aveva fatto parlare molto di sé ai tempi della Primavera dell’Inter. Ci sarà tempo per riscattarsi: più che bocciato, Alen Stevanovic è rimandato a settembre. Al prossimo campionato, ma non in maglia granata.

 

IL GOL PIU’ BELLO – Cerci in Torino-Siena 3-2

cerci torinoIl più bel gol granata della stagione lo firma, manco a dirlo, l’esterno cresciuto nelle giovanili della Roma. Fuga in contropiede per sessanta metri per il velocissimo esterno, che approfitta di un rilancio di D’Ambrosio sugli sviluppi di un corner per il Siena per esaltare le sue doti di rapidità e trovarsi davanti al portiere avversario, per poi aggirarlo e depositare in rete il gol del 3-1, mettendo a segno la sua seconda rete stagionale.

 

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