E’ successo in serie A: l’Udinese
MAI SPACCIATI: Come spesso accade, l’Udinese ha fatto rimangiare frasi, parole e giudizi a molti addetti ai lavori, conquistando un accesso in Europa League insperato, confermandosi su livelli alti, eguagliando il record di punti e rimontando numerose squadre in classifica. Un Europa tanto splendidamente riconquistata, quanto era stata indegnamente persa in un girone di Europa League impreziosito dalla vittoria di Anfield Road, ma disputato per il resto quasi con remissione. I friulani ci hanno messo un bel po’ a reagire dall’eliminazione dal preliminare di Champions. Pieno di fiele quel cucchiaio di Maicosuel ai rigori per digerirlo presto. Il solito inizio balbettante delle squadre di Guidolin ha fatto il resto. Le cessioni di Handanovic, Isla e Asamoah questa volta hanno dato l’impressione di essere sanguinose. La partenza affrettata di Cuadrado e l’infortunio di Muriel, unite a un Di Natale non propriamente letale avevano affossato i sogni dell’Udinese. Il rientro del colombiano con il numero 24 ha invece fatto svoltare la stagione, raddrizzata con un 2013 da urlo. Un rendimento interno alle soglie della perfezione, il risveglio di Di Natale, l’esplosione di gioielli giovani come Muriel, Pereyra e Zielinski hanno fatto tutta la differenza del mondo. Lo 0-0 contro il Bologna, con annesso rigore fallito dal capitano, sembrava essere la pietra tombale di ogni sogno europeo. Nemmeno Guidolin avrebbe sperato nella rimonta: impossibile superare Roma, Lazio, Inter e anche Catania. E invece, la folle e inarrestabile corsa di 8 vittorie consecutive in campionato (record assoluto per la società friulana ancora in corso), aperta contro il Chievo e chiusa a Milano contro l’Inter, ha regalato ancora una volta un sogno “europeo”; ancora una beffa alla Lazio (poi rifattasi con la vittoria della Coppa Italia): la terza. Quarta, invece, qualificazione alle competizioni europee per Guidolin su quattro tentativi a Udine. E, con essa, la voglia di continuare insieme, per riuscirci la quinta volta, ricominciando con un ds diverso (Giaretta al posto di Larini), ma con la stessa ossatura in campo. Imperativo: non smettere mai di sognare.
LA PARTITA PIU’ BELLA: Inter-Udinese 2-5
Di momenti belli nella stagione friulana ce ne sono stati tanti. C’è stata la rimonta impossibile (Roma-Udinese 2-3); la reazione d’orgoglio (Udinese-Cagliari 4-1); lo schiaffo alla Viola (Udinese-Fiorentina 3-1); lo smacco alla solita rivale (Udinese-Lazio 1-0); le vittorie in rimonta di chi non molla mai (Palermo-Udinese 2-3 e Udinese-Atalanta 2-1). Ma la gara che forse condensa tutti questi fattori è ovviamente l’ultima, la più importante, la decisiva. A Milano contro l’Inter servivano 3 punti e l’Udinese li ha fatti suoi con una compattezza impressionante, spazzando via un’Inter non eccezionale, ma comunque insidiosa. Con 5 gol: tutti diversi, tutti dal significato particolare. Prima i gladiatori Pinzi e Domizzi, poi la solita gemma di Di Natale, seguito dal primo gol in A di un cresciutissimo Gabriel Silva e da sigillo finale di Muriel. 5 gol rifilati all’ex Handanovic. Festa. Il cerchio che si chiude. Ancora Europa. Insomma, la partita più bella.
IL MIGLIOR GIOCATORE: Antonio Di Natale
Veramente tanti i nomi candidati a questo premio ma, gira che ti rigira, il migliore giocatore dell’Udinese è sempre lui: Totò Di Natale. Menzione particolare la meritano le sorprese Pereyra, Allan e Zielinski, come l’asso colombiano Luis Muriel, ma il capitano si è dimostrato ancora il top italiano nel suo ruolo. 23 gol; secondo nella classifica marcatori solo a Cavani, Di Natale ha trascinato i suoi con le solite immense giocate dal campione che è. Semplicemente necessario per la sua squadra, dai suoi piedi passano tutte le speranze friulane. Superata quota 150 gol con l’Udinese in A, raggiunto il 12° posto della classifica marcatori di sempre in serie A, toccata (e superata) quota 20 per la quarta stagione di fila. Numeri che mettono in secondo piano chiunque, ma di sicuro a Udine tutti ne sono più che contenti.
IL FLOP: Reginaldo de Matos Maicosuel
Come è facile nominare i top di questa Udinese, è altrettanto difficile trovare i flop. A parte l’apparizione ectoplasmatica di Willians, rispedito in patria a gennaio, in pochi hanno deluso le aspettative quest’anno. Citiamo Pasquale, scalzato nettamente da Gabriel Silva nel ruolo di terzino sinistro; Ranegie, mai protagonista, anche se forse il più deludente della stagione bianconera è stato Maicosuel, meglio noto come “o mago”. Pesa, e non poco, quell’errore dal dischetto contro il Braga, che ha negato la Champions all’Udinese, che ha fatto arrabbiare tifosi e Guidolin. Poi qualche buona prestazione, ma lo strappo non si è mai definitivamente ricucito.
IL GOL PIÙ BELLO: Antonio Di Natale in Udinese-Chievo Verona 3-1
Numericamente avvantaggiato, Antonio Di Natale trova spazio anche in questa sezione. Tra le tante perle elargite a piene mani dal numero 10 napoletano (contro Inter, Atalanta e Sampdoria solo per citarne alcuni), però, svetta la splendida rete del 2-0 in Udinese-Chievo Verona. In stile Totti contro la Sampdoria, Di Natale raccoglie un lancio perfetto di Pereyra e scaglia la palla in rete di sinistro all’angolino con una precisione e una potenza uniche. Gol forse più bello di tutto il campionato.
http://www.youtube.com/watch?v=vK_q5STfmoo
Le puntate precedenti:
Atalanta, Bologna, Cagliari, Catania, ChievoVerona, Fiorentina, Genoa, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Palermo, Parma, Pescara, Roma, Sampdoria, Siena, Torino.