Si chiudono anche i quarti di finale di questa Copa Libertadores 2013, che decretano il passaggio alle semifinali di Santa Fe e Olimpia da una parte, e di Newell’s Old Boys e Atlético Mineiro dall’altra. Già, infatti non ce la fanno i peruviani del Real Garcilaso a battere i Cardenales, ma soprattutto si vedono costretti a tornare a casa il Boca di Carlos Bianchi e il Fluminense di Braga, ferito a morte dai paraguaiani di Asuncion. Ce la fa, invece, l’Atlético Mineiro a spuntarla – seppure a fatica – contro i messicani del Tijuana, salvato dal solito Ronaldinho e, soprattutto dal suo numero 1, Victor. Ora una breve pausa e il 3 luglio si tornerà in campo per assistere alla gara di andata tra le quattro semifinaliste di questa entusiasmante Copa Libertadores.
SANTA FE – REAL GARCILASO 2-0 (1-0)
7′ Cuero, 66′ Valencia (S)
Cuero e Valencia trascinano i Cardenales a ridosso della vetta di Copa Libertadores, in semifinale, dimostrando ancora una volta come il calcio colombiano abbia tanto da dire e tante sorprese da portare in seno anche al vecchio continente. Apre le danze proprio Cuero appena al 7‘ con un eurogol dalla distanza che beffa Carranza stampandosi sulla traversa interna e finendo poi in rete; i peruviani del Real Garcilaso – senz’altro la sorpresa più eclatante di questa Libertadores – provano a farsi sotto ma il divario da riempire è troppo grande e si acuisce quando al 66‘ Valencia firma il 2-0. Partita chiusa e Santa Fe in semifinale.
NEWELL’S OLD BOYS – BOCA JUNIORS 0-0 (0-0) [R 10-9]
Tra Newell’s e Boca finirebbe sullo 0-0, ma la Libertadores deve avere il suo vincitore e gli undici metri proclamano semifinalisti proprio i padroni di casa, padroni di casa che in più di un’occasione, nel corso dei 90 minuti, avevano rischiato di andare sotto, in particolare quando Blandi in pieno secondo tempo colpisce di testa a colpo sicuro su bel cross di Riquelme, ma va a impattare il palo interno che restituisce al gioco la sfera subito allontanata. Dal dischetto la tensione – che si era già vista in campo per tutta la durata del match, sfociando anche nel cartellino rosso per il difensore del Boca Rodriguez – si trasforma in sfida infinita; i penalty si succedono rapidamente con qualche errore del Boca subito ripagato dal Newell’s e così si procede senza sosta finché – giunti alla seconda tornada di rigori – Martinez non sbaglia lasciando agli Old Boys la palla della vittoria: dagli undici metri va Maxi Rodriguez che insacca e porta i suoi in semifinale.
OLIMPIA – FLUMINENSE 2-1 (2-1)
10′ Rhayner (F); 35′ Salgueiro, 41′ (R) Salgueiro (O)
Inciampa, invece, il Fluminense, intrappolato da un micidiale uno-due dei paraguaiani che forti del fattore casa hanno la meglio sui brasiliani di Rio de Janeiro per 2-1. E pensare che ad aprire le marcature accendendo le speranze dei propri tifosi erano stati proprio i verdeoro con Rhayner che, dopo appena 10 minuti, approfitta dell’errore di Mansur per ‘pallonettare’ di mezzo tacco l’insuperabile Silva. I padroni di casa non si scoraggiano e al 35‘ sale in cattedra il genio di Salgueiro che pareggia i conti con uno splendido calcio di punizione dalla sinistra dell’area di rigore e, appena sei minuti più tardi, mette definitivamente a tacere gli avversari concretizzando il penalty concesso dal direttore di gara in favore dell’Olimpia. I ragazzi di Abel Braga avrebbero ancora tutto il secondo tempo a disposizione per continuare a sperare, ma il carattere dei paraguaiani emerge e lo stadio di Asuncion pensa al resto. Finisce 2-1 per l’Olimpia che il 3 luglio se la vedrà con i colombiani del Santa Fe.
ATLETICO MINEIRO – TIJUANA 1-1 (1-1)
26′ Riascos (T); 41′ Réver (A)
Chiudiamo il circolo con l’Atlético Mineiro, l’unica brasiliana delle sei iniziali ad accedere alle semifinali per giocarsi fino in fondo questa Copa Libertadores 2013. Tuttavia i messicani del Tijuana non lasciano agli avversari vita facile; sono proprio gli ospiti, infatti a portarsi in vantaggio con Riascos bravo a domare e a spedire nell’angolino alla sinistra di Victor la fiondata di Ruiz dalla fascia sinistra, aprendo così le marcature al 26‘ di gioco. La risposta dell’Atlético non si fa attendere troppo a lungo e al 41‘ il solito Ronaldinho pesca in area i piedi di Réver che da sotto porta non sbaglia e porta di nuovo in testa il club verdeoro. Le emozioni, però, non finiscono qui e – dopo qualche buonissimo spunto del solito Dinho – il Tijuana tenta il tutto per tutto lanciandosi in attacco e portando non poco scompiglio nell’area avversaria; alla fine l’Atlético riesce a spuntarla portando in semifinale i colori del Brasile, ma deve ringraziare certamente il suo portiere, Victor – probabilmente uno tra i peggiori incubi ricorrenti da qui in avanti per i poveri messicani -, che prima esce in modo perfetto su Martinez evitando un gol già fatto, poi la traversa lo mette al riparo sul calcio di punizione di Arce, ma, soprattutto, il numero 1 brasiliano si rende protagonista assoluto quando il direttore di gara concede in pieno recupero il penalty in favore dei messicani: cala il silenzio più assoluto all’Estadio Raimundo Sampaio dove si preannuncia un destino ben poco roseo per i padroni di casa, ma Victor, ancora una volta, ci mette una pezza – anzi un piede – e salva i suoi dall’esclusione finale. Ancora una volta, a Belo Horizonte, è festa grande, seppur sofferta.