IL BAYERN E L’ANNATA DEI RECORD – La notizia è arrivata in ogni angolo del mondo, il Bayern Monaco di Jupp Heynckes, oltre alla recente vittoria in Champions League, ha anche schiantato ogni concorrente alla corsa per il Meisterschale. La squadra bavarese ha messo a segno il record di punti nella storia della massima serie tedesca, ha vinto il titolo con il maggior numero di giornate d’anticipo, ha distanziato
La corsa all’ultimo posto valido per i preliminari per la Champions League è stata più combattuta. Francoforte e Friburgo hanno sperato fino all’ultimo di poter guadagnarsi una presenza nella massima competizione europea per club, ma si sono dovuti arrendere eventualmente davanti allo Schalke 04, partito in sordina e costretto a sollevare dagli incarichi l’allenatore Huub Stevens per favorire la promozione di Jens Keller, ai tempi allenatore della squadra under-17 della società di Gelsenkirchen. Anche Amburgo e Borussia Mönchengladbach hanno sperato fino all’ultimo in una qualificazione per l’Europa, in questo caso per l’Europa League. Alla fine le due società dalla grande storia hanno però dovuto vedere svanire i propri sogni proprio per mano di Francoforte e Friburgo che hanno saputo smentire ogni pronostico rendendosi protagoniste di un campionato di grandissimo livello.
Per quanto riguarda la zona bassa della classifica, oltre alla retrocessione del Greuther Fürth, neopromossa incapace di mostrare per tutto l’arco del campionato un rendimento tale da giustificare la partecipazione alla massima serie, gli abissi della Zweite Liga hanno ingoiato anche il Fortuna Düsseldorf, retrocesso solo nell’ultima, turbolenta giornata. Proprio l’ultima giornata ha visto l’Hoffenheim vittorioso sul campo del Borussia Dortmund, vittoria che ha regalato alla squadra la possibilità di giocarsi la salvezza nel playout contro il Kaiserslautern, vinto negli scorsi giorni.
LA SQUADRA RIVELAZIONE – Mentre due squadre neopromosse sono costrette a retrocedere dopo una sola stagione nella Bundesliga,
LA DELUSIONE – Nonostante si sia salvato nella sfida playout in modalità di andata e ritorno contro il Kaiserslautern, l’Hoffenheim si è rivelata la squadra nella stagione 2012/2013 con l’andamento più deludente della Bundesliga. La squadra, dopo tre piazzamenti consecutivi a
LA PARTITA PIÙ BELLA – Il gol nel calcio, e questo penso che sia ormai un’opinione comune, è l’apoteosi della felicità, l’evento più spettacolare, il massimo livello di euforia calcistica. Diventa così difficile, in un campionato ai vertici poco combattuto già dalla settima giornata (5 punti di vantaggio del Bayern sulla seconda, 9 sulla principale rivale Borussia Dortmund), non scegliere come partita più spettacolare una con poca tensione agonistica ma con molte reti per deliziare i tifosi. Da questo punto di vista non si può quindi non considerare la sfida proprio tra Bayern Monaco e Amburgo, del 30 marzo. Nove a due il risultato finale, una valanga di gol per deliziare ogni palato. Gol di testa, di tacco, da fuori area, di tap-in, di azione personale. C’è tutto in questa partita, anche un poker di gol segnati da Claudio Pizarro.
Affascinante da un altro punto di vista è stata invece la partita tra Borussia Dortmund e Hoffenheim all’ultima giornata accennata prima. Un altalena di emozioni, gol, rigori, retrocessioni temporanee, espulsioni, gol annullati e rigori sbagliati. Di tutto e di più. Il tutto sotto gli occhi trepidanti dei tifosi in tutta la Germania, con i tifosi di Augusta e Düsseldorf praticamente interessati alle notizie in arrivo da Dortmund.
IL GOL PIÙ BELLO – Scelta veramente difficile quella per il gol più bello della stagione 2012/2013 della Bundesliga. Degno di nota il gol spettacolare di Marco Reus contro la sua ex-squadra, il Borussia Mönchengladbach, alla sesta giornata. Sul parziale di 2:0 il tedesco controlla il pallone dentro l’area, si sposta sulla sinistra e trafigge Ter Stegen con un destro a giro sul palo lontano veramente spettacolare.
Notevole anche i gol di Vieirinha, in Friburgo-Wolfsburg, che insacca con un violento destro al volo una ribattuta della difesa di casa su calcio di punizione, e di Arango, che prende palla e, da distanza siderale, insacca con un tiro che non lascia scampo al portiere del Francoforte.
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