E’ successo in serie A: il Pescara

UN ANNO DA DIMENTICARE– Record su record ma tutt’altro che positivi. Dopo un girone d’andata altalenante chiuso con le vittorie su Fiorentina e Catania, il cammino del Pescara si è bloccato repentinamente. Una squadra apparsa allo sbando, priva di giocate e di idee, due punti in diciannove gare nel girone di ritorno sono la dimostrazione che la formazione allenata da Stroppa prima e Bergodi e Bucchi poi non era all’altezza di questo campionato. Ottantaquattro gol subiti in trentotto gare e solo ventisette realizzati sono numeri che dai tempi dell’Ancona di Jardel e del Como di Godeas e Pecchia non si vedevano in serie A. Il miracolo di Zeman in B non è servito, le partenze illustri di Verratti, Immobile e Insigne non sono state degnamente sostituite e per i tifosi abruzzesi è stato un’agonia. In cadetteria forse per i biancoazzaurri sarà tutta un’altra musica.

LA PARTITA PIÙ BELLA –  Fiorentina-Pescara 0-2

Vittoria in cui nemmeno il più ottimista dei tifosi abruzzesi avrebbe scommesso un euro. Il successo contro la Viola di Montella è stata determinata da una prestazione degna dei più grandi eroi marveliani di Mattia Perin, all’assalto dei gigliati il portiere del Pescara ha risposto colpo su colpo nel primo tempo, stregando prima Toni poi i vari Aquilani, Borja Valero e Jovetic. Nella ripresa la Fiorentina paga il nervosismo e Jonathas di testa e Celik lasciato solo da un’incolpevole difesa viola bucano Neto e regalano i tre punti al Pescara, costringendo la Fiorentina al prima ko interno stagionale.

IL MIGLIOR GIOCATORE – Vladimir Weiss

Non è un caso se il suo procuratore sia un certo Mino Raiola. Il ragazzo classe ’89  nonostante un carattere esuberante ha talento da vendere. Nella stagione disastrosa del suo Pescara ha comunque detto la sua con 4 reti in 22 presenze. Piedi buoni, fisicità e tecnica che date le sue capacità sulla fascia lo ha visto fin dalla giovane età paragonato a un mostro sacro come Robben. Ben lontano ancora da quel livello il centrocampista slovacco ha personalità e in futuro potrà riempire le tasche di un esperto osservatore di talenti come Raiola.

 

IL FLOP – Gianluca Caprari

Tra i protagonisti della promozione dalla B alla A il classe ’93 ex Primavera della Roma ha reso davvero poco in questa stagione. Solo due gol per lui quest’anno e tante polemiche con gli allenatori che spesso gli hanno preferito i vari Celik e Jonathas. E’ mancata la voglia e la cattiveria agonistica al giovane talento romano, dalla sua però c’è la giovane età. A soli vent’anni avrà tante stagioni per dimostrare il suo vero valore, magari in una squadra più adatta alle sue caratteristiche.

 

IL GOL PIÙ BELLO- Emmanuel Cascione in Juventus-Pescara 2-1

Due gol in stagione, entrambi alla Juve. Non hanno portato l’ombra di un punto, ma la sassata di 30 metri all’incrocio su cui Storari non ha potuto fare nulla rimarrà di certo un bel ricordo per il capitano degli abruzzesi, ultimo ad arrendersi a una retrocessione scritta da tempo.

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