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Resto del Sud America: è festa in Cile per l’Unión Española, in Uruguay il Defensor cerca l’ultimo punto

Ancora una giornata di fuoco in Sud America con il Cile che conclude la sua avventura incoronando campione l’Unión Española di Sierra e con l’esclusione di O’Higgins e Universidad de Chile dalla Copa Sudamericana. In Uruguay il Defensor è vicinissimo al titolo che potrebbe arrivare già nella prossima settimana, mentre in Colombia torna in vetta il Santa Fe, alle prese proprio stanotte anche con la Libertadores. Vince ancora una volta il Nacional in Paraguay, oramai campione, se non ‘ufficiale’, almeno ‘ufficioso’.

QUI CILE – Festeggia a buon diritto l’Unión Española di Sierra che, forti del vantaggio per differenza reti e scontri diretti timbrano l’ennesimo cartellino verde grazie alla rete – giunta solo al 73‘ di gioco – di Rubio contro un Colo Colo che lotta fino alla fine e si prendono così il titolo cileno – la parallela vittoria dell’Universidad Catolica contro il San Marcos, giunta per altro in rimonta soltanto al 93‘, non basta a soffiarli il campionato. Appena sotto restano a bocca asciutta O’Higgins e Universidad de Chile – entrambe sconfitte rispettivamente da Union La Calera e Rangers, mentre ne approfitta il Cobreloa2-0 al Santiago Wanderers – che si aggiudica l’accesso alla Copa Sudamericana.

QUI COLOMBIA – Torna in vetta il Santa Fe in quel di Colombia con i suoi 32 punti grazie alla vittoria ottenuta per 3-2 sul Cucuta Deportivo – decisivo il gol di Suarez all’84‘ per smorzare le speranze degli ospiti che si erano riportati pochi minuti prima sul 2-2. Vincono anche Itagui – un secco 3-0 contro il Chico – e Atletico Nacional che supera di misura il Deportivo Pasto. Brutta caduta, invece, per il Tolima: i Pijaos non riescono a godersi a lungo la vista dalla vetta più alta che subito scivolano in terza posizione in seguito al 2-1 inflittogli dai connazionali del Millonarios, ora in quarta posizione.

QUI PARAGUAY – Ci avevamo quasi creduto, che il Nacional fosse ancora capace – non dico di perdere – almeno di pareggiare, ma poi l’autogol di Paredes sprofonda l’Olimpia sul 3-2 e porta i ragazzi di Morinigo ancora una volta sui tre punti, gli ennesimi, quelli che lo proiettano a quota 43 in classifica, a +14 dal Cerro Porteño, l’unico che – dopo un avvio di stagione deludente – continua a non mollare la presa, sbancando in trasferta con un 2-0 inflitto al Deportivo Capiata. Pareggia l’altro Cerro, quello di Presidente Franco, con il Sol de America e medesimo risultato di 1-1 anche per la sfida tra General e il Guarani – che scende così a 27 punti, in terza posizione. Vittorie, infine, per Sporting Luqueño, che domina il Rubio Nu di misura, e Libertad2-0 a un Deportivo Carapegua che si trova ora a navigare davvero in brutte acque.

QUI URUGUAY – Manca ormai l’ultimo sforzo, l’ultimo passo verso il traguardo, un ultimo, fatidico, punto per il Defensor Sporting per poter mettere i sigilli al campionato uruguagio, aggiudicandosi il titolo con qualche giornata di anticipo; altri 3, infatti, i punti incamerati dai ragazzi di Silva che la spuntano grazie al gol di Risso nonostante una partita certo non eccellente e contro un buon Cerro Largo. Le dirette inseguitrice, River Plate e Peñarol non si lasciano scoraggiare e mettono a segno due belle – e larghe – vittorie: 5-0 del River contro il retrocesso Central Espanol e 5-1, grazie all’indomabile Zalayeta che di gol ne fa ben 4, del Peñarol in casa della Juventud Las Piedras. Si fermano sul pari, invece, RacingLiverpool e il Danubio in casa del Fenix.

INTANTO NELLA TERRA DI ‘MESSICO’ – Intanto giunge al termine anche la Clausura in Messico dove l’America si aggiudica il titolo per l’undicesima volta rimontando l’1-0 che il Cruz Azul gli aveva inflitto all’andata. Una vittoria, quella dell’America, giunta soltanto ai rigori e segnata, ora e per sempre nella mente dei tifosi delle Aquile, dalla prestazione del loro numero 1; è proprio Muñoz, infatti, a consegnare alla propria squadra la vittoria finale, prima prolungando l’incontro ai supplementari grazie all’incornata vincente giunta allo scadere su un calcio d’angolo, poi parando il rigore a Orozco. L’America vince e mai come stavolta a essere decisivo è stato l’estremo difensore!