Bye bye Giro

Il successo di Cavendish nell’ultima tappa di Brescia e l’incoronazione di Vincenzo Nibali, alla sua prima vittoria in rosa, hanno calato il sipario sul Giro d’Italia 2013. Un’edizione tormentata dal maltempo che non ha dato tregua al mondo del ciclismo; gli organizzatori sono stati costretti districarsi tra tappe cancellate o rivoluzionate rispetto al percorso iniziale.

Le condizioni climatiche avverse, però, hanno contribuito a regalare un certo fascino alle mitiche tappe alpine, rendendo epico lo sforzo dei protagonisti. Non sarà dimenticata l’impresa di Giovanni Visconti sul Galibier; i suoi km, un lungo conto alla rovescia verso il traguardo finale e la fatica del siciliano, stremato ma capace di non mollare e portare a casa un prestigioso riconoscimento sportivo. Sabato, invece, la classe di Vincenzo Nibali e il suo attacco sotto la neve hanno regalato grandi emozioni a chi ha deciso di restare a casa a guardare la tappa e ai tanti appassionati saliti in cima per seguire da vicino i loro beniamini.

Sulle Tre Cime di Lavaredo tutti, dal primo all’ultimo (velocisti inclusi), hanno meritato gli applausi per aver avuto il coraggio di sfidare neve e freddo su una delle salite più dure d’Italia. Nel giro di 24 ore sono riusciti a mettere da parte le consuete polemiche seguite al caso Di Luca; il killer di Spoltore ha ceduto ancora una volta, chiudendo la propria carriera nel peggiore dei modi. Un nuovo ostacolo per uno sport che cerca di riacquistare giorno dopo giorno credibilità; quella stessa credibilità persa forse tanti anni fa in una località ben precisa: Madonna di Campiglio. Il riferimento è chiaramente per Marco Pantani e per quella vicenda che segnerà una pagina indelebile nello sport italiano e nella sfortunata carriere del “Pirata”.

Per qualcuno Pantani è stato una sorta di “Enzo Tortora” dello sport, un uomo vittima di una gogna mediatica ingiusta che lo ha trascinato nel tempo all’abbandono e alla triste morte; per altri, invece, rappresenta una profonda delusione, un traditore per chi crede nei veri valori dello sport. Due opinioni diverse di una vicenda profondamente complessa che ha creato una profonda spaccatura tra i tifosi e che non troverà mai un compromesso tra le due parti.

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Elia Modugno