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Calcio Femminile, quale futuro? Le squadre e la Lega fanno il punto della situazione

Lunedì, a Milano, si è svolto un incontro tra i club di calcio femminile ed il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio, voluto proprio da quest’ultimo per discutere del futuro del calcio femminile. All’incontro erano presenti anche il vicepresidente Antonio Cosentino (delegato da Tavecchio al coordinamento delle attività del Dipartimento Calcio Femminile), il presidente del CR Lombardia Felice Belloli ed il segretario generale Massimo Ciaccolini.

Il calcio femminile in Italia non ha più voglia di essere trattato come un fenomeno da baraccone ma ha voglia di partecipare da protagonista nel calcio che conta, e chiede a gran voce un progetto ed un piano che siano più aderenti alla realtà attuale del movimento, con iniziative che possano renderlo più moderno ed internazionale, verso quel professionismo così agognato e mai realizzato e che invece in altri paesi ha trovato da tempo la sua ragione di essere.

Tavecchio ha capito che le società hanno desiderio a partecipare ad un piano globale di ristrutturazione dei campionati (vedere a questo proposito il tentativo di nascita l’anno scorso, naufragato a dicembre, dell’Assocalciatori Femminile)  ed ha deciso di mettere sul piatto tutta una serie di interventi strategici per creare le basi per una casa del calcio rosa italiano. E finalmente, aggiungiamo noi.

Gli argomenti più importanti sono stati la riforma delle competizioni nazionali per ottimizzare i costi ed innalzare il livello tecnico delle squadre: l’ipotesi condivisa durante il faccia a faccia con le società prevede la riduzione della Serie A (da portare per il 2015/2016 a 12 formazioni) ed il varo dal luglio prossimo di una Serie B (al posto dell’attuale A2) di stampo “interregionale”, con gironi composti in modo tale da facilitare gli spostamenti.

E’ stato affrontato il nodo dei costi d’iscrizione e sono state inaugurate delle procedure di dilazione dei pagamenti, con l’iilustrazione di un accordo tra la Lega Nazionale Dilettanti ed il Microcredito per la concessione di piccoli fidi con tasso agevolato alle società. La Lega stessa e la FIGC si sono dimostrate inoltre disponibili a stanziare dei contributi destinati all’organizzazione dei campionati, con conseguente riduzione degli impegni economici da parte dei club.

Alla fine della riunione è stato eletto il consiglio del Dipartimento Calcio Femminile ed il suo coordinatore, un excursus che terminerà dopo le iscrizioni ai campionati della stagione 2013/2014.

Sentiamo le parole di Tavecchio al termine dei lavori:

“Il movimento italiano del calcio femminile esce rafforzato da questo confronto:  l’unità d’intenti e la straordinaria coesione che ho avuto modo di constatare sono segnali di maturità per questa disciplina. La Lega Nazionale Dilettanti ha sposato in pieno questa causa, dimostrando ancora una volta di essere una colonna portante del sistema calcio del nostro Paese, che ha nel proprio dna la capacità di tradurre idee in azioni concrete”.