L’INTER E L’OTTOVOLANTE – Dalle stelle alle stalle. La stagione 2012-2013 dell’Inter si può riassumere in questo modo; un inizio scoppiettante, fatto di tante vittorie, qualche pareggio e poche sconfitte. Seppur con un’atteggiamento da provinciale, Stramaccioni e i suoi ragazzi riuscivano ad affrontare ogni singola partita con il coltello fra i denti: sicuramente apprezzabile e anche alquanto romantico per i tifosi nerazzurri, dato che questo approccio venne utilizzato da Mourinho nell’anno d’oro del triplete. Tutto sembrava filare liscio, e persino l’esame Juventus era stato superato a pieni voti, con una rimonta grandiosa avvenuta nel secondo tempo. Purtroppo per i tifosi nerazzurri, però, quello sarà solo l’apice di una stagione che poi si rivelerà a dir poco in salita. Infortuni, squalifiche e un gioco tutto sommato modesto hanno costretto Stramaccioni a rivedere tutti gli obiettivi stagionali: dall’ipotesi scudetto di inizio novembre, in poco tempo l’Inter ha dovuto rinunciare prima alla certezza dei gironi di Champions League, poi anche ai preliminari e successivamente persino all’Europa League; il nono posto finale, addirittura, condanna Zanetti e compagni al turno preliminare di Coppa Italia, e questo significa iniziare la nuova stagione ad agosto.
LA PARTITA PIU’ BELLA – Juventus-Inter 1-3
Stramaccioni si presenta allo Juventus Stadium con l’incoscienza di chi non ha nulla da perdere contro i campioni affermati: tridente e tanta voglia di stupire. La scelta sembra essere destinata a fallire, visto che dopo solo 18″ ci pensa Arturo Vidal a trafiggere un incolpevole Handanovic; l’Inter soffre e rischia di soccombere sotto i colpi di Marchisio e Vucinic. Nella ripresa, però, scende in campo un’altra squadra, in grado di impensierire la Juventus come nessun’altra squadra italiana era riuscita a fare sino a quel momento. Prima il rigore di Milito ristabilisce la parità, poi ancora l’argentino sfrutta una bella conclusione di Guarin per ribadire in rete il gol del vantaggio nerazzurro; nel finale Palacio arrotonda il risultato. Finisce 1-3 per l’Inter, che si riporta sotto in classifica a -1 dai bianconeri.
IL MIGLIOR GIOCATORE – Rodrigo Sebastián Palacio
Una parte centrale di stagione favolosa: il miglior giocatore dell’Inter di Stramaccioni non poteva non essere lui. Partito in sordina a causa di qualche infortunio di troppo, ha praticamente trascinato i compagni nel periodo nero; si può dire che senza di lui, probabilmente, sarebbe stata una stagione ancora più infernale. L’infortunio di Milito avvenuto a metà febbraio ha sicuramente aiutato “El Trenza” a trovare più continuità di rendimento, ma sapersi muovere così bene sia da seconda sia da prima punta non è cosa da tutti. Prima dell’ultimo infortunio che, di fatto, ha posto fine alla sua stagione in anticipo, riuscì addirittura a trascinare i compagni a Genova contro la Sampdoria segnando una straordinaria doppietta.
IL FLOP – Álvaro Daniel Pereira
Pagato 10 milioni di euro più bonus in estate, l’uruguaiano non è stato il peggiore dell’Inter in senso assoluto. Considerando però quanto è stato pagato, sicuramente vanta il peggior rapporto qualità/prezzo di questa rosa, visto che in campo ha mostrato soltanto una cosa: tanti polmoni. Per il resto tatticamente non ha mai trovato la collocazione giusta nel modulo di Stramaccioni, che lo ha disimpegnato sia nel ruolo di esterno di centrocampo che di terzino sinistro; in difesa ha sofferto tantissimo lungo tutto l’arco della stagione, per non parlare poi dei suoi cross che hanno fatto saltare i tifosi più di una volta sui seggiolini di San Siro.
Il fatto che, nonostante tutto, arrivino offerte per lui dall’Inghilterra, comunque, dimostra quanti margini di miglioramento abbia. Tranquillità e continuità devono essere le parole chiave della prossima stagione in nerazzurro, se Moratti deciderà di riconfermarlo.
IL GOL PIU’ BELLO – Fredy Alejandro Guarín in Inter-Napoli 2-1
Il gol più bello della stagione nerazzurro lo realizza Guarin in una fredda serata di dicembre: Cassano batte un calcio d’angolo forte e teso, il colombiano parte dalle retrovie con tutta la cattiveria e l’agonismo che lo contraddistinguono, scagliando verso la porta di De Sanctis un destro forte, teso e potente. 1-0 e palla al centro: e vista la bellezza del gesto tecnico, non poteva esserci altro esito. Finirà 2-1 per l’Inter, uno degli ultimi exploit della squadra di Stramaccioni.
LE PUNTATE PRECEDENTI
Atalanta, Bologna, Cagliari, Catania, ChievoVerona, Fiorentina, Genoa