Non tutto “male-male”

Ormai è tutto ufficiale: Walter Mazzarri è il nuovo allenatore dell’Inter. Per lui un contratto biennale di circa 3.5 milioni di euro a stagione. Squilli di tromba e tappeto rosso per il tecnico toscano che da molti è considerato uno dei più talentuosi allenatori italiani.

I numeri parlano chiaro: questa è l’Inter peggiore degli ultimi quindici anni e il mister labronico dovrà ripartire da questo cumulo di macerie formatosi soprattutto nel finale di campionato. Compito arduo, ma Mazzarri ci ha abituato a grandi imprese e poi la prossima stagione l’Inter non avrà impegni europei, quindi mr. Walter avrà a disposizione molto tempo, partendo addirittura dal turno preliminare di Coppa Italia ad agosto, per poter raddrizzare la situazione come piace a Moratti.

Già, Massimo Moratti. Colui che ha difeso a spada tratta il suo pupillo Andrea Stramaccioni per tutto il finale di stagione, fino alla fine. Una fine che come ha dichiarato il presidente “serve per salvaguardare la sua professionalità“.

Per tanti affidare nel 2012 una delle panchine più blasonate e chiacchierate d’Italia a un tecnico esordiente non era la scelta giusta. Certo la prospettiva, osservando il palmares conquistato con le giovanili di Romulea, Roma e Inter, ma pur sempre uno poco esperto ad affrontare la baraonda mediatica che si attanaglia in casa nerazzurra ogni volta che le cose vanno male. Eppure più di qualcuno a inizio stagione lo aveva elogiato come “colui che diventerà certamente uno dei migliori tecnici italiani”. Ma si sa, in Italia si fa presto a diventare “la sghimberla” di turno quando le cose non girano per il verso giusto.

Certo pure Stramaccioni ha fatto del suo “meglio”, tra tanti alibi, per farsi nemici gli stupendi “incitatori-bandiera”, pronti a osannare le gesta di “colui che ha espugnato lo Juventus Stadium con una partita perfetta” e qualche mese dopo perfetti killer dalla penna veloce sulle pesanti sconfitte interiste.

Molto probabilmente attirerò le critiche del popolo nerazzurro che nonostante tutto ha sempre seguito la “pazza Inter” nelle sue avventure poco fortunate soffrendo come un matto, ma io sto dalla parte di Stramaccioni. E non solo, avrei addirittura puntato ancora su di lui. Magari con un progetto ben definito, ben strutturato. Magari.

Tutti pronti a sputar sentenze, (occhei, anche Strama non scherza a sentenze, ma questo può far parte di un carattere verace che solo un romano può capire, o no?) O dobbiamo ridere quando si parla di “bene-bene” ma poi fare i seri perché sta andando tutto “male-male“?

Io credo semplicemente che non sia giusto trattare così un allenatore che per me resta fantastico. E spero fortemente che qualcuno la pensi come me in Serie A per la prossima stagione. Magari proprio quella sua Roma in cerca del cocchiere giusto. Magari.

Andrea Stramaccioni non è soltanto un personaggio a cui molti si sono affezionati (compreso il sottoscritto che tifosamente parlando è lontano anni luce dai colori di Corso Vittorio Emanuele) ma un allenatore su cui puntare tanto. Forse sono un illuso, forse sono un romantico sognatore, forse non capisco niente di calcio ma avrei fatto un’altra scelta e resto fortemente dalla parte di Strama. Ai posteri l’ardua sentenza.

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Adolfo Iacomino