È successo in Serie A: il ChievoVerona

CAPOLAVORO SARTORI – Ancora una volta il Chievo compie il miracolo. Ancora una volta c’è lo zampino del suo direttore sportivo, Giovanni Sartori, che riesce nell’impresa di creare una rosa competitiva pur cedendo tutti i suoi pezzi pregiati per far quadrare i conti. In estate partono Acerbi e Bradley, rimpiazzati con Dainelli e Marco Rigoni, oltre agli acquisti di Stoian e Di Michele per il reparto offensivo. Di Carlo vince la prima ma viene sonoramente battuto nelle successive 5 e la batosta di Palermo è fatale al tecnico: la società lo esonera e punta su Eugenio Corini per restituire fiducia allo spogliatoio.  Già alla prima apparizione arrivano i 3 punti ma i clivensi continuano a galleggiare sulla zona retrocessione, fino alle tre vittorie consecutive di dicembre, che allontanano i gialloblù dalla zona calda e nella quale non rientreranno più. Corini ha dovuto operare scelte drastiche per poter risollevare la squadra e dare compattezza: l’ex Novara Rigoni viene rimpiazzato dal giovane Cofie, e il capitano e bomber Pellissier vede sempre meno il prato in favore dei più frizzanti Paloschi, Théréau e Stoian. Salvezza centrata alla terzultima giornata nonostante la cessione dell’ottimo Sorrentino a gennaio, che ha lasciato spazio a Puggioni tra i pali, ma che ha ritrovato Acerbi in prestito dal Genoa. Tra i migliori da segnalare Dramé, il solito Luca Rigoni e l’estroso Théréau. Unico neo: come nel resto d’Italia, anche il Bentegodi è sempre deserto, con una media di appena 9.500 spettatori, la più bassa della categoria dopo Siena e Cagliari (che però ha avuto problemi con lo stadio).

LA PARTITA PIÙ BELLA – Chievo-Napoli 2-0

I tifosi partenopei capiscono subito che la partita sarà in salita, con Gamberini che salva all’ultimo su Théréau. Al secondo squillo il Chievo  passa in vantaggio: sassata da 30 metri di Dramé, De Sanctis non è preciso nell’intervento e la palla si infila in rete. Il Napoli sfiora il pari ma un ottimo Puggioni e la giornata “no” di Cavani tengono il Chievo in vantaggio fino al 42′, quando Frey lancia divinamente per Théréau, che controlla e batte il portiere avversario, anche qui poco preciso. Nella ripresa è Cavani-show, ma in negativo: prima spara alto da buona posizione, poi si fa parare un rigore da Puggioni al 58′. Poco dopo Paloschi spreca davanti a De Sanctis, mentre il Napoli continua ad attaccare senza fortuna. La vittoria non sarà entusiasmante per il Chievo dal punto di vista del gioco, ma per prestigio e tempestività (interrompe una serie di 5 partite senza vittorie) è sicuramente la più importante della stagione.

IL MIGLIOR GIOCATORE – Cyril Théréau

Bisogna premettere: quella del Chievo è stata una vittoria di collettivo, di una squadra solida e aggressiva, non dei singoli. Ma se tra gli uomini di Corini ce n’è uno pronto al salto di qualità quello è Thèrèau: il francese ha disputato un’ottima e concreta stagione, mettendo in difficoltà le difese avversarie con la sua agilità, realizzando 11 gol (quasi tutti decisivi) e servendo importanti palloni ai compagni. Su di lui gli occhi di molte squadre francesi e italiane, su tutte la Fiorentina, pronta a sborsare qualche milioncino per il Mr. Spock del nostro campionato.

IL FLOP – Paul Papp

Dalla Romania erano sicuri che il Chievo avesse fatto un affarone: appena 2 milioni e mezzo per il difensore più promettente dei Balcani, già titolare in nazionale dal 2011 (esordio a 21 anni) e pupillo di Lucescu. Solo sei presenze per lui in questa stagione e una rete contro l’Udinese. Il suo rendimento è migliorato leggermente nelle uscite più recenti e fa ben sperare in una buona integrazione del ragazzo nel nostro campionato, altrimenti rischiamo di bruciare l’ennesimo possibile talento che ci passa tra le mani.

IL GOL PIU’ BELLO – Cyril Théréau in Chievo-Sampdoria 2-1

Trovare il gol più bello di una squadra che ha segnato appena 35 reti in campionato non è cosa semplicissima, ma ho scelto la rete che ha aperto le marcature nella partita di esordio di Corini, per la sua importanza nella risalita in classifica dei veneti. Dopo aver recuperato il pallone a centrocampo, il francese dapprima scambia con Rigoni, poi si infila fra Poulsen e Rossini e conclude con un delizioso colpo sotto al pallone per spiazzare Romero in uscita. Da segnalare anche la rete che lo stesso Théréau ha messo a segno contro il Torino alla penultima giornata, e quella di Stoian (un preciso destro a giro) nella vittoria di Pescara.

LE PUNTATE PRECEDENTI

Atalanta, Bologna, Cagliari, Catania