È successo in Serie A: il Catania
TRAGUARDO STORICO – “Maran? Bravo sì, ma per la Serie B”. Questo era il pensiero di molti (casualmente in rima) quando patron Pulvirenti ha scelto il tecnico trentino per guidare il club rossazzuro in una nuova avventura in Serie A. Nonostante il successo di Maran in cadetteria con il suo Varese i tifosi non vedevano di buon occhio l’ingaggio di questo giovane esordiente in A e temevano un flop come accadde con Gianluca Atzori. E invece tutto il contrario. Il Catania 2012/2013 ha fatto la storia, ottenuto record su record accarezzando persino il sogno Europa League. Non più scontri diretti per la salvezza, quest’anno gli etnei si sono battuti con Inter, Roma, Lazio, nuove dirette concorrenti per la conquista dell’Europa. Risultati eccezionali frutto di un lavoro di gruppo portato avanti al meglio da tutte le componenti dell’ambiente etneo. A inizio anno l’addio dell’amministratore delegato e Direttore generale Pietro Lo Monaco e l’avvento del nuovo dirigente Sergio Gasparin ha tenuto col fiato sospeso i tifosi. Si temevano ripercussioni sul calciomercato del Catania, tanto curato dall’ex dirigente di Torre Annunziata. Ma anche qui il Catania fa le scelte giuste, non cede i gioielli e inserisce soltanto il necessario. Il difensore Alexis Rolin, poco impiegato ma che ha dimostrato di poter dire la sua nel Catania del futuro, Lucas Castro, ennesima scommessa vinta dal sudamerica, Alberto Frison, un portiere giovane e di assoluta prospettiva, e poi Souleymane Doukara e Amidu Salifu che invece non sono riusciti a lasciare una loro impronta, forse troppo acerbi per la massima serie italiana. Il bottino dunque parla di ben cinquantasei punti, ottavo posto con cinquanta gol realizzati, quindici vittorie contro le dodici sconfitte e un Bergessio che con i suoi tredici gol si laurea capocannoniere dei rossazzurri, accompagnato da Gomez, che nonostante nasca come uomo assist, centra ben otto reti in stagione. E Lodi, altro pilastro della squadra di Maran con i suoi piedi d’oro nei calci piazzati da cui sono nati sei gol.
LA PARTITA PIU’ BELLA – Catania-Lazio 4-0
Le vittorie importanti sono tante. Se dobbiamo scegliere quella più bella ci viene da ricordare appunto quella ottenuta al Massimino contro la Lazio nel mese di Novembre. Bella, per il largo risultato maturato contro una Lazio che ancora non si sapeva essere una futura diretta concorrente. Il Catania veniva da tre sconfitte consecutive, soprattutto l’ultima, famosa ormai, rimediata sempre in casa contro la Juventus. Partita che passerà alla storia a causa dei clamorosi errori arbitrali che finiscono per aprire la strada al successo bianconero con il Catania che si vede annullare gol ingiustamente. La rabbia dei rossazzuri viene interpretata dal classico 4-3-3 con il tridente formato da Bergessio, Gomez e Barrientos, mentre la Lazio senza lo squalificato Klose si presenta con l’unica punta Rocchi (all’epoca ancora con i colori biancocelesti addosso) in un abbottonato 4-5-1. La porta laziale è difesa da Bizzarri, ex del Catania, che si vede subito trafitto al 9’ da un tiro dalla distanza di Gomez, che a fil di palo lancia una botta che lascia impotente l’estremo difensore biancoceleste. Poco dopo ci pensa Lodi dal dischetto a segnare il 2-0, dopo un tocco di mano in area da parte di Dias. Al 29’ poi materiale per la moviola: cross di Marchese che al centro dell’area viene ricevuto da Gomez abile a colpire in scivolata; il pallone viene respinto al limite, pare, della linea di porta, ma il giudice di linea non ha dubbi e sancisce la rete, così come poi confermeranno le immagini senza ombra di dubbio. A secondo tempo inoltrato Lodi questa volta fa i suoi compiti da regista e innesca sul fondo un Gomez impazzito, che in contropiede penetra in area e decide di servire al centro Barrientos giunto in corsa dalle retrovie che spiazza Bizzarri firmando il 4-0 finale. Dopo lo smacco contro gli zebrati un successo che sa di riscatto, più che dovuto.
IL MIGLIOR GIOCATORE – Alejandro Darío Gómez
Già, il migliore. Se avessimo dovuto considerare i numeri, le statistiche veniva spontaneo cedere il posto al centravanti Bergessio. E anche le giocate di Castro e Barrientos hanno incantato e lasciato impronte fondamentali in questo lungo campionato. Ma la stella del Catania è lui, il venticinquenne Alejandro Dario Gomez, altra futura plusvalenza della società etnea, preso dagli argentini del San Lorenzo ed esploso senza difficoltà nel campionato italiano. Tante le pretendenti del funambolo di Buenos Aires. In Italia l’Inter, all’estero l’Atletico Madrid del tecnico Simeone, già allenatore del giocatore ai tempi proprio del San Lorenzo. Giocatore completo, veloce nei dribbling e nella corsa, con ampie capacità di saltare l’uomo e di associare un’ottima fase difensiva al suo ruolo di attaccante. E poi tra assist e gol non può che fare il tesoro di chiunque lo abbia in squadra. Considerando l’età, infine, c’è tutto il tempo per crescere ancora e diventare un giocatore da grande squdra.
IL FLOP – Souleymane Doukara
Diciamolo subito. Ci dispiace dover collocare un giovane esordiente alla voce delusioni della stagione. La scelta è presto spiegata. Di elementi che non hanno certo brillato in rosa ce ne sono stati, dal senatore Biagianti che non è riuscito a tornare quel giocatore convocato in Nazionale e per poco non acquistato dalla Fiorentina qualche stagione or sono. Oppure lo spagnolo Keko, altro giovane di prospettiva che ha avuto poco spazio. Per finire con Salifu, arrivato ad inizio stagione e che non è riuscito a dire la sua nel già folto reparto di centrocampo etneo. Scegliamo l’attaccante francese perchè come acquisto estivo, e quindi rinforzo primario della rosa, è risultato troppo acerbo per la Serie A. Invece di essere un uomo in più il giocatore è stato spesso un uomo in meno, lasciando tutto nelle mani di Bergessio, unico centravanti di ruolo in squadra che non poteva permettersi nemmeno un raffreddore o una squalifica. In pratica in assenza dell’argentino Maran ha dovuto sempre impiegare giocatori adattati proprio perchè la punta francese non è riuscita ad imporsi come si sperava. Proveniente dalla Seconda Divisione Lega pro, con un passato addirittura in Serie D, è visto dagli osservatori etnei come una promessa. Finora, però, inespressa.
IL GOL PIU’ BELLO – Alejandro Gómez in Catania-Lazio
Non ce ne voglia Francesco Lodi, che con le sue magiche gesta balistiche nei calci piazzati non ha mai smesso di emozionare e far gioire i tifosi rossazzurri. Il gol più bello, mozzafiato secondo noi rimane la rete di Alejandro Gomez per il momentaneo 1-0 di Catania-Lazio. Un colpo da fuoriclasse, che non tutti possono permettersi e quindi senza dubbio degno di essere ricordato come il più sensazionale gol del Catania 2012-2013. L’argentino prende palla sull’esterno dell’area e senza induagiare troppo scaglia un bolide che nessuno si aspettava. Tiro potente, preciso, fulmineo che si inserisce appena al di sotto della traversa toccando la parte alta della rete, dando in un primo momento l’illusione che il pallone fosse finito fuori. Ma poi ci si stropiccia gli occhi… il pallone e lì intrappolato in fondo al sacco. È gol. Ecco il video della rete:
http://www.youtube.com/watch?v=mFjhtGk7zVI
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