28 maggio 2011: il Barcellona conquista la quarta Champions League. La squadra di Josep Guardiola ottiene l’ennesimo successo, frutto di uno strapotere legato agli interpreti in campo ma soprattutto alla filosofia che ispira il gioco catalano. In che modo però si è giunti a tale picco di perfezione?
Sandro Modeo intende risalire alle origini della trionfale gestione di Guardiola, indagando sui predecessori e in generale sulle varie interpretazioni del calcio totale fino a oggi. Negli ultimi cinquant’anni, la storia del Barcellona è legata in particolar modo a due nazioni calcistiche: Inghilterra (Buckingham, Venables, Robson) e soprattutto Olanda (Michels, Cruijff, Van Gaal e Rijkaard).
Di vitale importanza è il passaggio di consegne tra Michels e Cruijff. Il primo, giunto in Catalogna nel 1971, non replica i successi internazionali dell’Ajax ma importa nel club blu e granata i principi – non solo tecnici – del calcio totale. Ciò è avvenuto anche grazie all’ingresso in squadra di Cruijff e Neeskens, reduci dai trionfi con l’Ajax e avvezzi ai principi di gioco di Michels. Il lavoro del maestro verrà portato a compimento da Cruijff, il primo a portare la Coppa dei Campioni a Barcellona. Il suo Dream Team conquista il trofeo nel 1992: anche in questo caso si può parlare di passaggio di consegne, data la presenza di Guardiola in campo contro la Sampdoria.
Il Barça rappresenta anche un modello di formazione. Sono molti i campioni formati nella Masia, in cui vengono formati non solo calciatori ma anche e soprattutto persone. L’apporto del vivaio è decisivo: solo nella citata finale di Champions League 2011 sono presenti ben otto canterani – Valdés, Piqué, Busquets, Xavi, Iniesta, Pedro, Messi e il subentrato Puyol.
L’analisi del calcio totale poggia su esempi ulteriori, spaziando da Meisl a Shankly, da Happel a Goethals, da Sacchi a Lobanovskij. Viene citato il caso dello Spartak Trnava di Malatinský, avversario dell’Ajax di Michels nella semifinale di Coppa Campioni 1968-69: gli olandesi, vincitori 3-0 all’andata, subirono al ritorno l’organizzazione di gioco degli slovacchi, capaci di battere i lancieri per 2-0 sfiorando la clamorosa rimonta.
“Il Barça. Tutti i segreti della squadra più forte del mondo” di Sandro Modeo, Isbn Edizioni