Top e flop della 38a giornata di Serie A

I migliori e i peggiori della 38a giornata. Prima tripletta in A dal sapore amaro per Ljajic, Gabriel Silva in evidenza nella cinquina dell’Udinese a San Siro con vista Europa League sui resti di un’Inter che vede con sollievo la fine del campionato.

TOP

Adem Ljajic: prima tripletta in Serie A per il serbo nella goleada di Pescara, che però non è servita a portare la Fiorentina in Champions League. Lui, come i suoi compagni, il suo dovere l’ha fatto fino in fondo. Poi le cattive notizie arrivate da Siena hanno svegliato sul più bello i viola.

Gabriel Silva: passeggia tra le macerie dell’Inter e galoppa sulla fascia della Scala del Calcio. Prestazione super, impreziosita con il primo gol in A. E’ il nuovo volto dell’Udinese, che anche quest’anno abbraccia l’Europa. Chapeau.

Cyril Thereau: con la doppietta segnata all’Atalanta tocca e supera la doppia cifra di gol in campionato, migliorando il suo record. La maglia del Chievo ormai gli sta stretta e questa estate sarà uno degli uomini mercato. Si accettano scommesse.

FLOP

Yuto Nagatomo: le colpe ovviamente non sono tutte sue nella serata da incubo che chiude (per fortuna) la stagione fallimentare dell’Inter. Nella clamorosa incomprensione con Handanovic in occasione del gol regalato a Muriel ha confermato tutti i suoi limiti difensivi. Non starà bene, ma certi errori non sono mai giustificabili per chi fa il giocatore di Serie A.

Mbaye Niang: senza il miracoloso uno-due che ha qualificato il Milan in Champions per il rotto della cuffia, al suo posto ci sarebbe finito senz’altro Allegri. Tolti quei due minuti che hanno cambiato il verdetto, a quel punto in maniera insperata, la prestazione dei rossoneri non è stata certamente tra le più memorabili. Men che meno quella dell’ala francese, tolto dalla disperazione a fine primo tempo dopo non averne azzeccata neanche una.

Antonio Rosati: a ‘gonfiare’ il risultato di Roma-Napoli ci hanno pensato i due portieri. La papera più grave è quella commessa dal partenopeo, che di fatto spinge nella propria porta una comunque bella conclusione di Destro. Non impeccabile neanche Lobont in occasione di quello che con tutta probabilità è stato l’ultimo gol di Cavani in maglia azzurra. Vedendo questa partita, si è capito perché i portieri schierati da Andreazzoli e Mazzarri sono delle semplici riserve.