Il punto sulla Serie A: giornata 38

Triplice fischio. La stagione 2012/2013 va in archivio, e chiude senza clamorose sorprese. D’altronde era quasi tutto già bello che deciso, e le uniche situazioni ancora da definire, relative alla corsa all’Europa, non hanno regalato clamorosi colpi di scena.

Eppure, per larghi tratti è non è stato così: in quel di Siena, infatti, il Milan ha avuto vita tutt’altro che semplice contro l’undici di Iachini, a un passo dal realizzare la beffa del secolo a Balotelli e compagni; Terzi segna al 26′, i rossoneri faticano, ma sbrogliano la matassa nel finale: rigore di SuperMario a cinque dal termine (dubbio? Sì, tanto) e rete di Mexes a un pugno di secondi dal 90′. Con la beffa che matura, sì, ma ai danni della Fiorentina, in campo a Pescara in versione macchina da guerra: 5-1 viola, categorico, ambizioso, purtroppo – per Montella e i suoi ragazzi – inutile.

Un gradino più in basso, l’Udinese: eccezionali i bianconeri, bravissimi a espugnare San Siro trascinati dall’intramontabile Di Natale (altra perla del numero dieci dei friulani). Il 2-5 con cui si è chiuso il match è un risultato categorico, con Stramaccioni chiamato, nel dopogara, a rispondere all’ennesima figuraccia maturata in un campionato, per i nerazzurri, assolutamente da dimenticare. Non si sa quale sarà il futuro del tecnico interista; si conosce, invece, quello dei ragazzi di Guidolin, qualificati in Europa per il terzo anno consecutivo. Complimenti ai friulani, capaci di migliorare – in termini di punti – la classifica della passata stagione: chiusero terzi a quota 64 un anno fa; chiudono quinti, a 66, adesso.

Tutto il resto, come detto, era già bello che definito: Roma e Napoli hanno divertito in quella che è stata una sorta di amichevole di fine stagione, la Juventus ha lasciato punti e gloria alla Samp, il Parma non ha saputo puntare sull’orgoglio neanche all’ultima in Serie A; Catania-Toro e Chievo-Atalanta hanno regalato partite ricche di gol ma senza vincitori, Bologna e Genoa non si sono fatte male. Ah, la Lazio: harakiri per Hernanes e soci, perché la sconfitta con il Cagliari sa anch’essa di beffa. I biancocelesti finiscono alle spalle della Roma, in settima posizione, a quota 61, ma per gli uomini di Petkovic, così come per quelli di Andreazzoli, la stagione ancora non è finita: occhi puntati, infatti, al superderby del 26 maggio! In palio tre cose: l’onore di Roma, la coppa Italia, e un altro posto in Europa League.