Sannino: “Futuro ? Ne parleremo con la dirigenza”
Alla vigilia dell’ultima partita di campionato tra il suo Palermo ed il Parma, che ai fini della classifica non ha nulla da dire, parla il tecnico Sannino.
La conferenza stampa dell’allenatore rosanero comincia con un chiarimento sul suo futuro. Molte le voci che lo vedrebbero lontano da Palermo, ma il tecnico campano ci tiene a precisare: “Si parlerà col presidente e col direttore poi si vedrà il da farsi. Certe cose vanno vagliate col presidente, io non voglio creare problemi, aspetto che mi chiedano di parlare e poi parleremo. Sono una persona troppo leale e diretta, quando parlerò non sarà solo col cuore, ma anche di pancia come si suol dire. Poi vedremo cosa succederà. La cosa più importante per Palermo è avere un complesso dove tutti possano essere partecipi nel modo giusto. Tutto quello che si è letto nei giornali, nella maggior parte delle volte, è una girandola di voci che lascia allibito anche me. Ma in tutto questo calderone qualcosa potrebbe esserci, in questo momento però non c’è niente di reale. Per me la categoria non influisce. La cosa più importante e più bella per me sono stati questi ultimi due mesi dopo essere stato fermo. Ho avuto la fortuna di sentire cosa mi dice la gente, e mi preoccupa questo amore nei confronti di una persona che è retrocessa. Volevo fare molto di più perché si poteva fare, ho conosciuto una realtà molto bella“.
Ma il pensiero di Sannino è tutto per la sfida di domani contro il Parma. Nell’ultima di campionato vuole regalare una vittoria al suo pubblico: “Vorrei dare una soddisfazione alla gente. A tutti ho dato delle chances, mancheranno dei giocatori per tanti motivi. Un saluto di Ilicic? Forse quando è in giro con la macchina, ma in campo no. Non vorrei fargli fare un giro d’onore, siamo retrocessi, ma qui c’è festa. La gente dovrebbe aprire gli occhi per capire cosa abbiamo buttato via. Non ci sarà Sorrentino, neanche è convocato, così come Rios, Ilicic, Barreto, Boselli, Fabbrini, Dossena, e gli squalificati. Ci saranno anche tre Primavera, che hanno fatto un lavoro straordinario e mi piace gratificarli. Brichetto? La sua immagine quando piange in panchina è emblematica, anche se mi ha fatto arrabbiare“.
Infine un pensiero per Fabrizio Miccoli: “E’ diventato un’icona per Palermo, sotto l’aspetto sportivo. Ha acceso i cuori di centinaia di tifosi che vedono in lui l’emblema, ma anche lui sa le scelte che deve fare. E’ un ragazzo intelligente, genuino, saprà prendere la strada migliore per continuare. E’ un ragazzo che ha ancora voglia di giocare a calcio, deve capire dove e come. Domani gioca dall’inizio, credo che gli sia dovuto“.