MundoCanteras – Forza e Vigore del Club Atlético Osasuna

Siamo arrivati al sedicesimo appuntamento con la nostra rubrica settimanale e oggi lasciamo la regione della puntata precedente per arrivare nella splendida Pamplona, nella Comunidad Foral de Navarra, per parlare della preziosissima cantera del Club Atlético Osasuna.

La data di fondazione del club non ha fonti certe ma sicuramente venne alla luce nel 1920 dalla fusione dei due club pamplonesi dello Sportiva e del New Club. La tradizione folcloristica di Pamplona è conosciuta in tutto il mondo, soprattutto quando si festeggia il patrono San Firmino. La classica corsa dei tori per le strade della città attira ogni anno milioni di persone, per una festa che dura più di una settimana.

Cultura millenaria e tradizioni si mescolano come sempre nel calcio della penisola iberica. La fama dell’Osasuna per aver sempre avuto una “cantera importante” è conosciuta e rispettata da tutto il mondo calcistico. Nonostante il club non abbia vinto nessun trofeo di rilevanza si è sempre distinta per la sua filosofia che lascia spazio ai tantissimi giovani che ogni anno sognano di vestire la casacca “Rojilla“.

Nella storia recente questa filosofia, che come abbiamo visto vede come precursori i baschi dell’Athletic Bilbao, ha preso piede in tutte le società spagnole e non solo. Ormai è un fatto certo: le fortune delle grandi società nascono dal proprio vivaio. Le incredibili avventure dell’EurOsasuna nei primi anni duemila hanno confermato  in pieno questa teoria. La forza e il vigore espressi in campo dai propri canterani hanno creato l’identità dell’Osasuna Promesas che caratterizza i giovani esordienti. Le splendide annate europee misero in mostra un calcio semplice, veloce e soprattutto compatto come nessuno al mondo.

Basta pensare che nella rosa attuale militano almeno 10 calciatori provenienti dall’Osasuna B, cuore pulsante della cantera rossa. Il legame forte con le proprie terre risalta appunto quella Forza e Vigore che sta proprio nel significato della parola Osasuna che in basco è sinonimo di augurio, di brindisi, di Salute e Vigore per le prove della vita.

Nello stadio Reyno de Navarra (fino al 2005 Sadar) si sono messi in luce alcuni calciatori che come sempre è giusto citare. Partiamo certamente dal capitano Francisco Puñal (1975) detto “Patxi“, centrocampista che gioca in prima squadra dal 1996; Miguel Flaño (1984) difensore vice capitano, campione Europeo con l’U-16 spagnola nel 2001 e fratello di Javier Flaño laterale destro dell’ElcheEnrique Sola (1986) detto “Kike“, attaccante con esperienza anche in Grecia con il LevandiakosAndrés Fernández Moreno (1986) portiere che vinse il Trofeo Zamora nella Liga Adelante nel 2010; Oier Sanjurjo (1986) difensore che esordì nel 2008; Manuel Onwu (1988) attaccante di origini nigeriane con grande potenza fisica; Roberto Torres (1989) centrocampista nato a Pamplona, esordiente nel 2006; David Timor (1989) centrocampista nato a Valencia e cresciuto poi nell’Osasuna B ; Raoul Cédric Loé (1989) centrocampista difensivo nato in Francia, pedina importante del centrocampo “rojillo“.

Molti altri nomi avrei potuto citare di questa meravigliosa cantera che continua ogni anno a far parlare di sè. Lontano dalle speculazioni e dai milioni la Forza e il Vigore del Club Atlético Osasuna continuano ad esistere, regalandoci una realtà bellissima del calcio moderno.