Il calcio che non vedi – l’aggancio di Bérigaud, la doppia triangolazione della U de Chile

Dopo una pausa piuttosto lunga torniamo con l’appuntamento “Il calcio che non vedi“, decimo step di questa rubrica volta ad analizzare momenti più o meno chiari, tecnici o tattici, del calcio giocato in settimana.

Iniziamo fermando la nostra attenzione sul campionato di Ligue 1 francese dove mentre il Psg si aggiudica il titolo di campione, c’è un’altra squadra che non smette di stupire, l’Evian. 4-0 rifilato nella 36/a giornata a un Nizza decisamente spento e sottotono che si arrende ai colpi proibiti di Bérigaud e Khelifa – splendido il gol siglato dal tunisino nei minuti finali con una parabola di circa 70 metri che sorprende il portiere avversario. L’episodio che vogliamo analizzare è proprio quello che porta al primo vantaggio dei padroni di casa, vantaggio arrivato grazie allo stop e tiro di Bérigaud.

L’Evian prova ad andare sul fondo, poi bloccato si fa un po’ indietro con un retropassaggio che trova infine proprio Khelifa – protagonista indiscusso del match – che di prima mette in mezzo una palla che sembrerebbe destinata al difensore centrale del Nizza, gli ospiti stanno già per ringraziare gli avversari per la palla persa, quando sbuca il piede di Bérigaud, in un’azione quasi meccanica – certo da rivedere cento volte al rallentatore -, quasi al limite del reale nei movimenti della gamba e del piede che arpiona la sfera e la mette a terra con quel destro che poi calcerà in porta trovando l’1-0. Splendida tanto la coordinazione, quanto l’eleganza e l’efficacia – indispensabile, inoltre, alla buona riuscita è la precisione con cui fa ricadere la sfera proprio alla sua destra, posizione che gli consente poi di andare direttamente al tiro in porta –  del gesto tecnico del francese in forza all’Evian.

Proseguiamo, dunque, spostandoci nel nuovo continente, e precisamente in Chile, dove giovedì scorso la Universidad de Chile, nel Clasico che l’ha vista fronteggiarsi con la Universidad Catolica, si è fregiato dell’onore della Copa Chile 2013 battendo i rivali per 2-1. Prima il vantaggio di Diaz, poi la bella risposta di Sosa a pareggiare i conti; nel finale, però – proprio allo scadere -, arriva il gol vincente del giovane Duma, che mette abilmente a frutto la splendida manovra della U che dà un saggio della capacità tecnica e tattica dei suoi interpreti.

Certo il giovane argentino Duma sta stupendo tutti, facendo parlare, e bene, di sé anche l’Europa, ma qui la magia dell’azione è solo finalizzata dall’attaccante della U de Chile, azione costruita, invece, dallo splendido scambio, doppio, di Aranguiz con Velasquez – dimostrando in ciò l’Universidad anche la buona capacità offensiva dei suoi difensori – che poi mette in mezzo per la contorsione di Duma che arriva a spizzicare la palla con il sinistro regalando la gioia finale ai suoi compagni e tifosi. Il passaggio di ritorno per Aranguiz di Velasquez, inoltre, è eseguito con magistrale precisione in considerazione anche del fatto che il difensore cileno al momento dell’impatto con la palla era già in procinto di scattare sul fondo e si trova costretto a interagire con il compagno compiendo un movimento del piede destro non proprio dei più comodi. Inutile dire, però, che l’iniziativa maggiore e degna di maggior nota è senz’altro il movimento senza palla dello stesso Aranguiz; l’azione era già programmata nella testa del centrocampista della U e, a giudicare dalla riuscita, era programmata anche molto bene.