La Sicilia è protagonista

Un centinaio di km divide Trapani da Palermo, da domenica sera l’esatta distanza tra il Paradiso e l’Inferno calcistico. A Trapani si è realizzata la classica favola del football con un dolce lieto fine arrivato al termine di un passato travagliato, trascorso tra fallimenti, mancate iscrizioni e rifondazioni. La finale persa contro il Lanciano della passata stagione poteva risultare fatale, invece i granata di Roberto Boscaglia sono stati capaci di ripartire e disputare un campionato trionfale, culminato con il successo di Cremona che ha sancito la promozione. Un’impresa sotto tutti i punti di vista perché guadagnata ai danni di una corazzata come il Lecce, identificata in autunno come una schiacciasassi in grado di surclassare tutte le avversarie.

Alla sua prima apparizione in serie B il Trapani troverà i rivali del Palermo, retrocessi dopo un decennio ricco di soddisfazioni per i rosanero. La squadra che ha raggiunto l’Europa e una finale di Coppa Italia è ormai solo un lontano ricordo, svanita in due anni sotto i colpi di continui terremoti tecnici e scelte di mercato decisamente criticabili. Sono mancate identità e certezze al gruppo e in queste condizioni è stato praticamente impossibile riuscire a prendere il timone del Palermo e riportarlo verso i binari della salvezza.

In Serie A c’è stato un passaggio di consegne tra il Palermo e il Catania. Il ruolo occupato negli ultimi anni dai rosanero infatti è passato agli etnei. Pulvirenti va elogiato perché è riuscito a creare un progetto vincente sotto le pendici dell’Etna e c’è riuscito nonostante il vuoto tecnico lasciato con l’addio di Vincenzo Montella. La società ha lavorato bene non solo sul mercato, ma anche nel settore giovanile costruendo una Primavera in grado di raggiungere le finali, piazzandosi davanti a Roma e Napoli.

C’è poi chi sta risalendo pian piano la china con la speranza di essere nuovamente protagonista. Stiamo parlando del Messina, ritornato quest’anno tra i professionisti. Il cammino per la serie A è lungo e faticoso, ma la storia dei rivali catanesi insegna che tutto è possibile e con pazienza e un disegno ambizioso si può rendere realtà. Due ingredienti necessari nel mondo calcistico se si suole raggiungere traguardi ambiziosi. Nel frattempo la Messina sportiva può gongolarsi con le imprese di Vincenzo Nibali che sta emozionando lungo le strade del Giro d’Italia.

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Elia Modugno