Carlo Mazzone: “Mazzarri? La piazza di Roma è un’attrazione”

A Radio Kiss Kiss Napoli, l’ex allenatore della Roma Carlo Mazzone ha parlato della situazione della panchina giallorossa e delle possibilità di Walter Mazzarri di succedere all’attuale tecnico Aurelio Andreazzoli : “È difficile capire cosa lo spinga ad abbandonare una squadra che, di fatto, è la sua creatura. Ognuno di noi ha un carattere, una situazione di vita diversa. Penso che, se dovesse andar via, prima o poi spiegherà il perché della sua scelta. Sono cose personali che possono essere spiegate solo dal diretto interessato. Cosa consiglio a Mazzarri? Lui conosce al meglio la città di Napoli, e una piazza come quella partenopea non andrebbe mai rifiutata. Però non voglio dare giudizi, sono situazioni che riguardano la vita di un tecnico. Andar via da Napoli non è una passeggiata, soprattutto per lui che ha raggiunto risultati importanti su lla panchina azzurra, raccogliendo enormi soddisfazioni“.

L’ex tecnico giallorosso, che conosce bene la città di Roma , ha poi aggiunto: ” È anche vero che l’alternativa si chiama Roma: la piazza giallorossa è un’attrazione, ci sono grandi interessi. Gli obiettivi della Roma sono importanti, come sono quelli del Napoli. È difficile dare dei consigli: è Mazzarri il protagonista del campionato del Napoli e sta a lui decidere cosa fare, dove andare, e dove trovare le giuste motivazioni“.

Mazzola, infine, ha parlato del razzismo e dei “non tifosi” che stanno riempiendo gli stadi: “I cinquantamila euro di multa alla Roma? Sono d’accordo con Prandelli, in caso di cori razzisti andrebbero sospese le partite: stanno trasformando questo calcio in uno sport disastroso. Non capisco perché si debba andare allo stadio per fare cose brutte. Perché non riempiamo gli stadi solo per fare il tifo per la nostra squadra, per poi festeggiare e riconoscere ai vincitori i giusti meriti? Perché non seguiamo più la squadra del cuore con affetto e rispetto per gli avversari? Ho la sensazione che il calcio peggiorerà sempre più. Si va allo stadio a fare guerriglia. Auspico che quanto prima si possa recuperare i giusti valori per lo sport più bello del mondo, come la partecipazione emotiva nei confronti della squadra del cuore“.