I migliori e i peggiori della 37a giornata. Il solito Di Natale con le sue prodezze avvicina l’Udinese all’Europa, Toni fa il regalo di addio al Franchi e fa piangere il “suo” Palermo. Handanovic torna saracinesca, Muntari… perché l’hai fatto?
TOP
Antonio Di Natale: come sempre determinante. Non poteva che essere lui a domare un’Atalanta coriacea, venuta a Udine a onorare l’impegno nonostante la classifica più che tranquilla. Un’altra fantastica doppietta (e i gol stagionali salgono a 22) che avvicina ulteriormente i friulani al sogno Europa League, ormai a un passo.
Luca Toni: probabilmente era la sua ultima al Franchi e ha salutato il suo pubblico facendo un ultimo regalino. Lui, che nove anni fa mandò il Palermo in A con i suoi gol, ha fatto retrocedere i rosanero. Ma soprattutto, ha dato la spinta decisiva alla Fiorentina per portarla almeno in Europa League.
Samir Handanovic: riscatta alla grande la brutta prestazione di mercoledì con la Lazio sfoderando due interventi da campione a Marassi per chiudere la porta a Borriello prima e Bertolacci poi. E’ subito tornato la saracinesca che conoscevamo e l’Inter grazie ai suoi miracoli è riuscita almeno a non perdere.
FLOP
Sulley Muntari: nella partita che poteva significare Europa che conta per il Milan, lascia in dieci i suoi compagni alla fine del primo tempo per una folle protesta, con tanto di trattenuta, all’arbitro Rocchi. Perchè?
Renan Garcia: nella mezzora scarsa in cui viene schierato il sampdoriano trova il tempo di farsi espellere per aver insultato l’arbitro. Non certamente la migliore maniera per chiudere il campionato.
Ezequiel Munoz: anche nella partita che di fatto decreta la retrocessione in B del Palermo ci mette del suo. E’ una sua deviazione maldestra a favorire il gol partita di Toni. L’ultima manciata di terra per chiudere una fossa che i rosanero si erano già scavati da una settimana.