Il Punto sulla Serie A: giornata 37

Arrivano a grappoli, nella penultima giornata di Serie A, i verdetti della classifica: Siena e Palermo accompagneranno il già retrocesso Pescara in Serie B, mentre al Genoa non serve nemmeno il punto contro l’Inter per salvarsi, vista la sconfitta dei rosanero a Firenze. L’Udinese procede la sua marcia verso l’Europa ma si fa male Di Natale, la Lazio tiene il passo ma serve un miracolo. Il Milan pareggia 0 a 0 a San Siro contro la Roma e per andare in Champions dovrà vincere sul campo del Siena.

Giornata brutta, quella vista tra sabato e ieri, per la nostra Serie A. Forse il vedere il momento del verdetto avvicinarsi ha bloccato un po’ le gambe delle squadre in campo, ma sta di fatto che lo spettacolo non è stato dei migliori.
Nemmeno la partita tra due dei migliori attacchi del nostra campionato, quella tra Milan e Roma, ha saputo ravvivare la serata. Uno 0 a 0 scialbo, giocato male e con molto nervosismo, che ha portato a numerose ammonizioni e alle espulsioni di Muntari e Totti. Ci si aspettava di più da questa partiva, non fosse altro che il pareggio non serviva teoricamente a nessuna delle due: il Milan con la vittoria avrebbe avuto la matematica certezza del terzo posto, la Roma avrebbe tenuto ancora viva la corsa all’Europa che, invece, ora dipenderà esclusivamente dalla finale di Coppa Italia contro la Lazio.

Un po’ di più, ma neanche tanto, s’è visto al Franchi tra Fiorentina e Palermo, dove un gol di Luca Toni, che circa dieci anni fa aveva portato i rosanero in Serie A con una doppietta, rispedisce la squadra di Sannino in Serie B e tiene vive le speranze Champions dei viola, ora a soli due punti dal Milan e aggrappati alla speranza che il Siena già retrocesso fermi almeno sul pari i rossoneri. Per quanto riguarda i siciliani, l’impressione è che i giocatori siano scesi in campo già rassegnati al peggio. Consci che anche una vittoria non poteva prescindere da una sconfitta del Genoa contro l’Inter. Questo atteggiamento ha portato al gol viola, che ha solo anticipato una fine scontata. Zamparini riporta in Serie B il suo Palermo con una stagione in cui ha sbagliato tutto lo sbagliabile. Sperando, per lui e per la gente di Palermo, che abbia finalmente imparato che cambiare troppi allenatori in una stagione sola forse non è la soluzione migliore.
Grazie a questo risultato si salva il Genoa, che pareggia contro un’Inter salvata in un paio di occasioni da Handanovic e che dà l’impressione di non aspettare altro che la fine di questa stagione sfortunata.

Per quanto riguarda la corsa all’Europa League, continua la marcia dell’Udinese, che batte anche l’Atalanta grazie ad una doppietta di Di Natale, che poi lascia il campo in barella per un infortunio al ginocchio che quasi certamente gli farà saltare la sfida finale contro l’Inter a San Siro. Settima vittoria di fila per i friulani, che sono davvero ad un passo dall’ennesima stagione sorprendente. L’ultima a mollare sembra la Lazio, che colleziona la terza vittoria nelle ultime tre e cerca di tenere il passo dei bianconeri, per non lasciare ogni speranza di Europa al derby di Coppa Italia che, si sa, potrebbe essere imprevedibile. Floccari e Candreva regolano la Samp dell’ex Delio Rossi, che viene salutato dai suoi tifosi con un lunghissimo applauso.

Infine, chiudiamo con due feste diverse: una, quella della Juventus campione d’Italia, che perde in casa contro il Cagliari ma che solleva davanti al proprio pubblico la coppa dello Scudetto numero 29 e l’altra, quella del Napoli al San Paolo, che batte nel finale il Siena grazie ai gol di Cavani e Hamsik, veri leader di questa squadra.
A fine gara c’è stato un giro di campo condito da abbracci, saluti e commozione per Mazzarri e lo stesso Matador. Un saluto che sa di addio?