Home » Catania-Pescara: le voci dei protagonisti

I protagonisti di Catania-Pescara hanno commentato ai microfoni di Sky Sport l’1-0 del “Massimino.

Il tecnico del Catania, Rolando Maran: “Mi sono molto emozionato nel vedere la città  i giocatori e i tifosi festeggiare questa stagione incredibile e me la sono voluta godere appieno. Il nostro scudetto l’avevamo vinto a marzo con la matematica salvezza: abbiamo fatto tante cose in più e siamo entrati nella storia di questa società e questo è motivo d’orgoglio. Siamo in lotta per l’ottavo posto e cercheremo di conquistarlo fino alla fine con la fame di vittorie che ci ha contraddistinto in questa stagione. Se qualche big dovesse partire non c’è da preoccuparsi, anche perché è normale che una società come il Catania debba agire in un determinato modo. La società saprà rimpiazzare nel miglior modo possibile i giocatori che vengono ceduti: ho massima fiducia nelle capacità della dirigenza”.

Pablo “El Pitu” Barrientos, migliore in campo stasera: “L’applauso dei tifosi quando sono uscito è stato fantastico, ma il merito è di tutta la squadra. Sono cresciuto nel San Lorenzo e ho giocato con Lavezzi e con lui c’è una buona amicizia. Raggiungerlo al PSG? Non credo, bisogna guardare la realtà, ma mi piacerebbe un giorno giocare di nuovo con lui al San Lorenzo. Sono felice della mia stagione e sono soddisfatto anche se nel ruolo in cui gioco forse dovrei fare qualche gol in più. Non ho mai segnato tanto in carriera, ma credo di essermi fatto valere comunque con le altre mie qualità”.

Il fantasista Alejandro “Papu” Gomez: “Questa è una serata di festa. L’abbiamo meritata dopo una stagione straordinaria per la città, per i tifosi e per noi. Vogliamo raggiungere l’ottavo posto e speriamo di farlo. Addio? Non so ancora, cerco di fare bene al Catania e poi in estate si vedrà. La Liga è un grande campionato, ma anche quello italiano è fra i migliori. Catania per me è una seconda casa e sarei felice di restare in Italia”.

L’allenatore del Pescara, Cristian Bucchi: “Per me è stata un’occasione unica che mi godrò fino all’ultimo giorno. Speravo di poter far qualcosa di diverso e mi spiace per la retrocessione: io e i ragazzi ci abbiamo messo l’anima in una stagione non fortunata per la squadra. Ho provato a trasmettere il mio entusiasmo e la mia voglia al gruppo. Spero che sia il punto di partenza della mia carriera e una bella parentesi per me. Del futuro dovete parlare col presidente. Io sarei orgoglioso e onorato di sedere ancora sulla panchina del Pescara. Si fanno nomi di allenatori navigati e credo che sia normale che il Pescara pensi di ripartire da uno di loro per un progetto ambizioso. Non ho mai pensato al dopo nel corso di queste partite, ma ho solo cercato di dare il massimo per questa squadra”.

Il portiere Mattia Perin, protagonista con diversi salvataggi: “La stagione non è andata come volevamo visto che non è arrivata la salvezza. Personalmente è andata bene: ho fatto tanta esperienza, giocato 30 partite, sono cresciuto molto e ho imparato tanto. Futuro? Non so quale sarà il mio futuro e lo decideremo solo dopo la fine del campionato. Io però sono del Genoa e sono cresciuto li e per questo mi piacerebbe giocare con quella maglia, anche se c’è Frey che è un grandissimo portiere. Buffon? È un numero uno dentro e fuori dal campo. L’ho sempre seguito e mi è sempre piaciuto anche perché da giovane era un po’ estroso, proprio come me”.