Successo meritato dell’Olympiacos nella finale di Eurolega. Per i greci, vittoria sudata ma giusta contro il Real Madrid, stremato dal derby col Barça in semifinale e addirittura in controllo nella prima fase della gara. Nella ripresa, i campioni d’Europa recuperano, prendono possesso della finale e finiscono per restare sul gradino più alto del podio. Di nuovo campioni, un altro anno con in mano lo scettro più ambito del Vecchio Continente: 100-88 il punteggio.
In cronaca, parte meglio il Madrid, spinto dai suoi uomini migliori. Forte ed energico sulla singola giocata, il quintetto spagnolo ci mette un’intensità galactica, mordendo la partita fin da subito. Il vantaggio tocca addirittura le 17 lunghezze, poi l’Olympiacos reagisce e raddrizza un po’ l’andamento della contesa. Il tabellone dice 37-41 all’intervallo lungo: una mezza vittoria per Spanoulis e compagni, che almeno evitano di farsi inghiottire dalle sabbie mobili di inizio partita.
Spanoulis, un nome una leggenda: dopo un primo tempo piuttosto anonimo, l’ex Rockets si sazia solo di canestri e vittorie. La ripresa è magistrale, suo l’MVP delle Final Four, perché la stoffa c’è, insieme al carattere. Benissimo anche Hines, che dà energia e fisicità in attacco come in difesa.
Altalenanti i big madridisti, a corrente troppo alternata nonostante il 61-61 e l’equilibrio perfetto alla terza sirena. Nell’ultimo quarto i campioni d’Europa si confermano tali, fino al 100-88 finale, condito anche dal nervosismo di Rudy e compagnia.
Alla O2 Arena di Londra, hanno arbitrato Cerebuch (Italia), Belosevic (Serbia) e Ryzhyk (Ucraina). Splendida edizione di questa splendida competizione: bene, grazie, bravi, bis.
Eurolega – Finale
Olympiacos-Real Madrid 100-88