Top e flop della 36a giornata di Serie A

Top e flop della 36a giornata di Serie A

I migliori e i peggiori della 36a giornata di Serie A. Puggioni saracinesca blinda la porta del Chievo, Balotelli apre e chiude la goleada del Milan sul derelitto Pescara. Benatia segna un gol forse decisivo per le stagioni di Udinese e Palermo. Se nel disastro Inter ci si mette anche Handanovic…

 

TOP

Christian Puggioni: assieme a Thereau è l’artefice dell’impresa del Chievo all’Olimpico con la Roma. Decisivo in almeno tre occasioni, sempre pronto e reattivo, chiude la porta a ogni tentativo dei giallorossi, che poi affondano nel finale con il colpo risolutore del bomber francese.

Mario Balotelli: a conti fatti è sua l’unica doppietta messa a segno nel turno infrasettimanale di campionato. Infallibile dal dischetto e implacabile sotto porta, firma metà della goleada del Milan e Pescara che vale di fatto l’ipoteca alla qualificazione alla Champions League dei rossoneri. Per lui 11 gol in altrettante presenze con la maglia del Diavolo. Media stratosferica.

Mehdi Benatia: contende a Muriel la palma di migliore in campo, ma è giusto premiare il difensore marocchino perché, seppure con la complicità di Sorrentino, segna il gol che spinge l’Udinese verso l’Europa League. E di riflesso il Palermo verso la Serie B.

 

FLOP

Samir Handanovic: la lunga spirale negativa in cui è finita l’Inter contagia anche il portierone sloveno, che commette un errore difficile da immaginare per uno della sua bravura in occasione del primo gol della Lazio. La sua uscita intempestiva inganna anche Ranocchia, che si vede sbattere il pallone sul fianco e poi rotolare in porta. Episodio che, se vogliamo, fotografa il deprimente finale di stagione dei nerazzurri.

Salvatore Aronica: prestazione disastrosa come quella di tutta la difesa del Palermo. In più si contraddistingue per quella “parata” in area che regala un rigore all’Udinese. Che poi Di Natale, per sua fortuna, sbaglia.

Luciano Zauri: come lui si potrebbero citare i nomi di tutti i componenti del pacchetto arretrato del Pescara, che hanno dimostrato una volta di più che gli abruzzesi non sono da Serie A. Il suo errore che lancia Robinho in occasione del gol di Flamini è forse il più marchiano dei tanti commessi da lui e dai suoi compagni.