MIAMI HEAT-CHICAGO BULLS 115-78 (1-1 la serie)
Il gigante che in gara uno ha dormito è stato risvegliato. All’American Airlines Arena nella notte non c’è stata partita, i campioni in carica dei Miami Heat, sin dal secondo quarto hanno messo le cose in chiaro e non hanno lasciato speranze alla squadra allenata da Thibodeau. Sei gli uomini in doppia cifra per Miami tra cui spiccano i 21 punti di Ray Allen e la solita prova da leader di Lebron James capace di mandare a referto 19 punti conditi da 9 assist 5 rimbalzi e 3 palle rubate. Niente da fare per Chicago apparsa l’ombra di gara uno ma anche per merito degli Heat, da sottolineare per la franchigia dell’Illinois i 13 punti di Belinelli, miglior realizzatore dei suoi, preoccupa invece un 27 su 76 dal campo con solo il 35,5% di canestri realizzati. Serie che torna in parità e che si sposta a Chicago per una gara tre tutt’altro che prevedibile.
SAN ANTONIO SPURS-GOLDEN STATE WARRIORS 91-100 (1-1 la serie)
La favola se ce n’è una in questi playoff nba è quella dei ragazzi di Mark Jackson, capaci nella notte di sbancare l’AT & T Center di San Antonio. Gara combattutissima per tutta la partita, tra i padroni di casa spiccano le prove di Duncan (23 punti e 9 rimbalzi) e Parker (20 punti e 6 rimbalzi) ma l’mvp della gara a sorpresa è stato Klay Thompson. La guardia classe ’90 di Golden State ha messo a segno 34 punti e 14 rimbalzi con un incredibile 8 su 9 dall’arco. Ottima come sempre la prova di Stephen Curry per una notte viceleader dei suoi Warriors che manda a referto 22 punti 4 rimbalzi e 4 assist. Con gara tre che si sposta a Oakland nell’incertezza più totale e una serie in parità, è impossibile determinare se i vecchi leoni degli Spurs o la favola dei Warriors saranno i protagonisti della finale di western conference.