Esclusiva Mp – Davide Bisignano: “Fiorentina, sei brava. Vi spiego tutto su El Shaarawy, Tutino e Capezzi…”
Consulente e intermediario di mercato, il fiorentino Davide Bisignano ci parla della situazione in casa viola, di come ci si possa rinforzare per il prossimo torneo. Prende le difese di El Shaarawy, esalta le selezioni giovanili dell’Italia e soprattutto due talenti come Capezzi e Tutino.
Ciao Davide, Macia e Pradè hanno allestito un organico ottimo a inizio stagione, dando in mano a Montella una signora squadra. Il difficile, però, è rinforzarsi: come sarà possibile?
Ieri, parlando con Pradè, si diceva che la qualificazione alla Champions sarebbe stata la lode ad una stagione da dieci. Firenze e la Fiorentina, sono tornate dove meritano: in Europa. Restano da disputare gli ultimi 180’ e, dopodiché, toccherà mettersi a lavoro per programmare la prossima stagione. I gigliati quest’anno hanno iniziato un processo, un processo che anno dopo anno non dovrà essere stravolto ma, limato. Qui c’è un gran bel progetto, un progetto a lunga durata. La Fiorentina 2013-2014 ripartirà da Montella, dal riscatto di Cuadrado, dalla conferma dello zoccolo duro e, soprattutto, dall’ “acquisto” di un top player qual è Giuseppe Rossi. Il segreto, poi, sarà quello d’incominciare pensando che la stagione che andrà a concludersi sarà stata un punto di partenza e non d’arrivo.
Il Milan marcia a passo spedito verso la Champions League. Tu sei molto amico del talentuoso El Shaarawy. Da cosa deriva questo periodo di appannaggio?
Stephan per me è come un fratello. L’ho sentito, l’ultima volta, qualche giorno fa. Contrariamente da come si può capire leggendo i giornali, lui è molto tranquillo. Si allena sempre dando il 100%; poi, un calo è normale. È pur sempre un ’92, alla sua prima vera stagione da protagonista. Ora si appresta a concludere al meglio questo campionato, sperando di tornare al gol, per poi dedicarsi a qualche giorno di relax e iniziare il ritiro con la Nazionale in vista della Confederation Cup. Sfido chiunque a dire che ad agosto avrebbe anche solo minimamente immaginato una, sua, stagione del genere: 19 reti in 44 partite (16 solo in Serie A). Zero rigori. Poi, io, con tutto il rispetto per la categoria, son del parere che certi giornalisti siano come certe donne: quando vinci, arrivano.
Piotr Zielinski, Muriel, Allan. Ma l’Udinese come fa ogni anno? Quale è il segreto di una formazione che, specie quest’anno, era partita a fari spenti?
Partiamo da un presupposto, l’Udinese Calcio spende all’incirca 15 milioni di euro all’anno per il solo scouting. Un investimento più che una spesa visti i risultati ottenuti con i vari Sanchez, Muriel e/o Allan, per citarne alcuni. Il segreto di questo club nasce, prima ancora che dall’ottimo lavoro sul campo di Guidolin, dal lavoro di Andrea Carnevale e dei suoi collaboratori che, monitorando tutti i mercati mondiali, anno dopo anno, riescono sempre a scovare nuove leve.
Sei stato a vedere dal vivo il derby di Toscana tra Siena e Fiorentina che, difatti, ha condannato alla retrocessione la squadra di Iachini. I bianconeri hanno le carte in regola per tornare subito nella massima serie?
Sì, ero in tribuna al “Franchi”. Si sa, un derby è sempre una partita speciale e quello di ieri sera tra Siena e Fiorentina lo era ancor di più per gli obiettivi di entrambi. Ha vinto una Fiorentina cinica. Per quanto riguarda il Siena, dispiace solo che, senza la pesante penalizzazione, i bianconeri si sarebbero potuti salvare. Conoscendo Antonelli, credo che sia già al lavoro per assemblare una nuova squadra in grado di puntare subito al ritorno nella massima serie.
Le lacrime di Miccoli sono il riassunto di una stagione rosanero disgraziata. Quante sono le colpe del presidente Zamparini?
Io sono del parere che quando si vince, si vince tutti, e quando si perde, si perde tutti. Comunque, ti racchiudo la risposta nel tweet post-gara: “Dispiace per la città di Palermo e per la retrocessione. Ma, nel calcio come nella vita, chi sbaglia, paga. Zamparini, rifletta…”.
Finale di Coppa Italia: chi avrà la meglio, Roma o Lazio?
Come detto in precedente per Siena-Fiorentina, un derby è sempre una partita speciale. Figuriamoci Roma-Lazio, il Derby. La vedo una partita da tripla, aperta a tutti i risultati. Io, dico Lazio.
Apriamo un capitolo a te caro, il campionato Primavera. Da Gennaro Tutino a Leonardo Capezzi, tutti ragazzi in auge e che, già da giovanissimi, fanno parlare benissimo di loro. Ce li descrivi tecnicamente?
Sono, innanzitutto, due ragazzi a me cari. Li sento entrambi spesso perché, oltre ad un rapporto professionale, c’è un rapporto di stima e di amicizia che ci lega. Tra di loro non può esistere un paragone, sono due giocatori completamente diversi. Genny è uno di quelli esterni offensivi con tanta corsa e buona tecnica, può giocare indipendentemente a destra o sinistra. Leo, invece, è un centrocampista centrale, dotato di ottima padronanza del centrocampo, tenendone egregiamente il bilanciamento; buona tecnica ed un gran bel calcio. Se dovessi sbilanciarmi in due paragoni azzardati, il primo lo paragonerei ad El Shaarawy; il secondo, invece, per me, è un Daniele De Rossi.
Stai seguendo l’under 17 all’Europeo? Ieri successo sull’Ucraina fondamentale, prima un pareggio con la Croazia. Ci sono speranze di vittoria finale?
Certo che sto seguendo il cammino dell’Under17 all’Europeo, c’è Tutino (sorride, ndr.). Intanto, mi permetta, colgo l’occasione per fare anche pubblicamente i complimenti ai ragazzi, a mister Zoratto e al suo staff. L’altro giorno, a Coverciano, con Sacchi, Viscidi ed un suo collega si parla proprio di quanto siano forti le Under21, 18 e, appunto, 17. Due squadre dallo spessore tecnico elevato. Detto ciò questi ragazzi possono ambire a vincere l’Europeo ed a fare bella figura al Mondiale, data la qualificazione acquisita.
E, invece, tra i quaranta preselezionati di Mangia per l’Europeo di Israele del mese prossimo, chi è imprescindibile? Ragazzi come De Sciglio, El Shaarawy è giusto vadano con Prandelli in Brasile, o rinforzino la selezione di Mangia?
Stephan e De Sciglio è giusto che vadano con la Nazionale A, se la sono conquistati sul campo. Ho letto la lista dei 40 non appena uscita e, sinceramente, credo che nessuno sia imprescindibile. Pensii, io, faccio fatica ad escluderne anche solo dieci. Una squadra, a mio parere, a dir poco perfetta. Una squadra coperta in ogni singolo ruolo da due giocatori, portieri compresi. Il futuro è Azzurro.
Chiudiamo con una domanda personale: quali obiettivi hai per l’imminente futuro?
Per quando mi riguarda, ho già in agenda molti viaggi ed appuntamenti con colleghi e Direttori per iniziare a lavorare a vicende riguardanti le comproprietà, prima, ed a intavolare operazioni di mercato, poi. Tra due settimane i giocatori andranno in vacanze; mentre, noi s’inizierà a lavorare, per loro.