Panchine bollenti in Serie A
La Juventus è nuovamente tricolore, il campionato volge verso il termine con gli ultimi verdetti da stabilire e a breve si inizierà a parlare a tempo pieno di staff tecnici per la nuova stagione. Un argomento molto caldo quest’anno perché si respira aria di rivoluzione in tante big della serie A e non solo. In casa Roma si allunga ogni giorno la lista dei candidati, creando confusione non solo tra gli addetti ai lavori ma anche tra i tifosi. Le precedenti gestioni di Luis Enrique e Zeman sono risultate fallimentari e la dirigenza capitolina vuole prendersi tutto il tempo necessario per fare la scelta più giusta. Sul piatto ci sono Allegri e Mazzarri, ma non sembra del tutto accantonata l’idea di mantenere Andreazzoli, non un grande nome capace di infiammare la piazza, però, una persona capace per il momento di dare la sicurezza necessaria in un ambiente particolare.
Anche dalle parti di Milan e Napoli mancano certezze. Come in una virtuale partita di tennis le smentite dei rispettivi allenatori rispondono alle insistenti voci di mercato. Situazioni diverse tra loro; tra i rossoneri si parla di un connubio mai sbocciato completamente con qualche scricchiolio, mentre per mantenere il proprio allenatore De Laurentiis sarà obbligato a fornire delle garanzie eccellenti. Nell’Inter, invece, tocca a Stramaccioni dover convincere la propria dirigenza in una situazione decisamente pesante; stavolta sono i tifosi, orfani dei tempi di Mourinho, a chiedere una tabula rasa e un progetto vincente come quello dei rivali juventini.
Juventus e Fiorentina, invece, proseguono sulla loro strada, ma anche qui c’è qualcuno che insinua che non siano tutte rose e fiori. Il motivo in questo caso non si discosta molto dalla situazione che sta vivendo il Napoli. Conte e Montella hanno lavorato molto bene con il materiale a loro disposizione, raggiungendo gli obiettivi prefissati. Lo step successivo prevederà una riunione tecnica in cui la società dovrà tener conto delle richieste dell’allenatore; un passaggio necessario se si vuole proseguire questa continuità di risultati positiva e alzare l’asticella come sottolineato da Antonio Conte in questi giorni.