Altra puntata della rubrica settimanale dedicata agli sport americani di Mondopallone.it, che vi porta all’interno delle tre maggiori Leghe professionistiche d’oltreoceano, e in questo caso nella NBA.
Con la gara 7 di sabato che ha visto i Chicago Bulls di uno straordinario e per certi versi storico Marco Belinelli sbancare il Barclays Center di Brooklyn, si sono chiuse le serie di primo turno Playoffs 2013. Domenica ha già preso il via il secondo turno in una giornata che sembrava destinata ad altre gare 7, ma nella nottata di venerdì tutte le quattro gare 6 in programma hanno visto uscire a braccia alte le squadre in vantaggio per 3-2, con le vittorie in trasferta di Knicks, Pacers e Thunder rispettivamente a Boston, Atlanta e Houston, e quella interna dei Grizzlies che chiudono con quattro vittorie consecutive sui Clippers una serie che li vedeva sotto 0-2 dopo le prime due gare allo Staples Center. E’ soltanto la decima volta nella storia che questo accade, ma solo la prima volta che la squadra che rimonta vince tutte le quattro gare con scarto in doppia cifra. Una serie completamente capovolta con il passaggio dalla California al Tennessee, che ha significato anche il passaggio dalla pallacanestro ad alti ritmi e piena di entusiasmo dei Clippers alla solidità difensiva e alla pallacanestro a metà campo dei Grizzlies, complice anche i problemi fisici che hanno ridotto al minimo l’utilizzo di Blake Griffin, giocatore che non ha ancora dimostrato di poter spostare gli equilibri di una serie di playoffs, ma che per i Clippers è une pedina importante nello sviluppo dei loro ritmi offensivi. Los Angeles perde le sue due squadre al primo turno, e se in casa Lakers l’estate sarà lunghissima (nuovo coach? Rinnovo di Howard? Trade in vista che coinvolgono Gasol e/o World Peace?), in casa Clippers si parla già degli eventuali sostituti di Coach Del Negro e della possibilità che Chris Paul abbandoni la baracca, ipotesi quest’ultima sempre piu’ probabile dopo la precoce eliminazione al primo turno che pare aver lasciato scorie nel numero 3 da Wake Forest.
I Memphis Grizzlies intanto hanno già aperto, con una sconfitta, la serie contro i Thunder, dopo essere stati avanti tutta la partita e aver sbagliato con Quincy Pondexter i tiri liberi decisivi per portare la gara al supplementare. Oklahoma City senza Westbrook (fuori per tutto il resto dei playoffs) ha avuto tanto dai due Kevin, Martin e il solito Durant, con l’apporto di Reggie Jackson, autentica sorpresa di questi playoffs in cui è chiamato a giocare molti piu’ minuti di quanto si aspettasse (ricordiamo peraltro che è nativo di Pordenone, quindi con passaporto italiano). Nell’altra serie ad Ovest gli Spurs dopo otto giorni di riposo affronteranno i Golden State Warriors a partire da lunedì notte, in una serie che ha certamente una squadra strafavorita, ma qualcuno se la sente davvero di scommettere contro Steph Curry?
Ad Est i New York Knicks iniziano con il piede sbagliato la serie contro Indiana, perdendo al Garden una partita che li ha visti dover fare a meno per buona parte di gara di Carmelo Anthony frenato dai falli, oltre che dalle basse percentuali al tiro, e subire troppo nella metà campo difensiva Roy Hibbert e David West, mentre l’uomo che non t’aspetti uscito dalla panchina Pacers è stato D.J. Augustin, decisivo in vari momenti della partita. I Knicks, che hanno superato una serie di playoffs per la prima volta dal 2000 sono obbligati a vincere gara 2 in casa martedì notte, aspettando la disponibilità di Amar’è Stoudemire, prevista per gara 3.
Come detto i Bulls hanno vinto la serie contro i Nets, grazie ad uno dei Joakim Noah migliori visti in carriera su ambo i lati del campo, e allo straordinario Marco Belinelli che a questo punto si è messo in buona vetrina per un nuovo contratto. Senza Rose, Deng e Hinrich ci ha dovuto mettere del suo coach Tom Thibodeau, che adesso deve fare altri miracoli per evitare di uscire presto contro gli Heat. Intanto la dirigenza Nets ha fatto sapere che P.J. Carlesimo non ritornerà come allenatore la prossima stagione.
NUMERI E CURIOSITA’ DEI PLAYOFFS
1990- L’ultimo anno in cui un giocatore dei Denver Nuggets aveva collezionato almeno 25 punti, 12 rimbalzi e 7 assist in una gara di Playoffs. C’è riuscito Andre Iguodala nella gara vinta 5 contro i Golden State Warriors. L’ultima volta ventitre anni fa era riuscito a Fat Lever.
13- Le partite consecutive perse dagli Indiana Pacers sul campo degli Atlanta Hawks, prima della gara 6 di venerdì che ha chiuso la serie e interrotto la striscia negativa dei Pacers alla Philips Arena.
3- I tempi di gioco in cui i Boston Celtics sono andati sotto i 30 punti nella serie contro i New York Knicks. Dopo il record negativo di franchigia del secondo tempo di gara 2 (soli 23 punti tra terzo e quarto periodo!), che ha fatto seguito ai 25 punti del terzo e quarto periodo di gara 1, sono arrivati anche i 27 punti nei primi due quarti di gara 6
1- Un solo canestro dal campo per gli Atlanta Hawks nel secondo quarto di gara 6 contro gli Indiana Pacers, autore Kyle Korver. La statistica del secondo quarta è terribile, 1/15 dal campo e solo 9 punti, di cui 7 da tiro libero.
0- Zero serie di playoffs vinte per i Clippers quando sono stati sotto 2-3, non essendo mai riusciti a ribaltare la serie nella cinque occasioni che sono stati in questa situazione.