Sarà Napoli ad aprire il Giro d’Italia 2013, giunto quest’anno alla sua 96a edizione. Ventuno tappe che si districheranno lungo 3476 km per assegnare la tanto ambita maglia rosa. Ai nastri di partenza sono due i favoriti d’obbligo per la vittoria finale; i pronostici dicono Bradley Wiggins, trionfatore del tour 2012 e capitano di una delle squadre più forti sulla scena attuale: la Sky. Lo scorso anno il britannico ha dimostrato la propria forza a cronometro, aggiudicandosi anche il titolo olimpico, ma ha lasciato qualche dubbio in salita dove fu protagonista di un siparietto poco gradevole sulle strade francesi con il suo compagno di squadra Froome. L’Italia delle due ruote, invece, fa il tifo per il messinese Vincenzo Nibali. Il siciliano migliora anno dopo anno e le recenti vittorie alla Tirreno-Adriatico e al Giro del Trentino fanno ben sperare; le gambe sembrano esserci e non manca di certo l’esperienza dopo il successo alla Vuelta 2010 e i vari podi al Tour e al Giro. I colori azzurri saranno difesi anche da Michele Scarponi in lizza per un piazzamento.
Difficile pensare a un bis del canadese Hesjedal, autentica sorpresa della passata stagione, che quest’anno abbiamo visto in luce alla Liegi-Bastogne-Liegi dove ha provato un attacco negli ultimi km di gara. Samuel Sanchez sarà l’unico rappresentante dell’elite spagnola; il Purito Rodriguez ha dato forfait un mese fa e insieme a lui mancheranno anche Contador e Valverde. Per le sorprese, invece, potremmo affidarci a Robert Gesink, tra gli outsider forse è quello che desta maggiore interesse.
Ci sono poi le altre classifiche da analizzare. Nella classifica a punti Mark Cavendish non sembra avere particolari rivali sulle tappe per velocisti, tra cui quella odierna, vista la mancanza di due pedine come Sagan e Greipel. Bouhanni, Goss e Degenkolb appaiono destinati ad accontentarsi dei piazzamenti salvo grandi colpi di scena. Due i velocisti azzurri sul quale puntare: Elia Viviani, visto all’opera a Londra come unico rappresentante azzurro nel ciclismo su pista, e Modolo. Tra i giovani da tenere d’occhio il colombiano Betancur, che ha dimostrato grande carattere al fianco dei ciclisti più esperti; lo statunitense Phinney, invece, ha delle certezze nelle prove contro il tempo dove potrebbe stupire e combattere per una volta la sfortuna.