Il Roda non sta facendo la sua miglior stagione di Eredivisie, questo è indubbio. I gialli di Kerkrade si trovano attualmente in sedicesima posizione e dunque, virtualmente, agli spareggi per rimanere in massima serie contro la terza classificata di Eerste Divisie (in Olanda retrocede direttamente solo l’ultima classificata).
Lo scenario non è dei più esaltanti per l’RJC ma a due sole partite dal termine della stagione persino la squadra di Kerkrade ha ancora delle ragioni di speranza.
Prima di tutto il Waalwijk, che rappresenta la salvezza sicura del quindicesimo posto, è distante un unico punto (31 contro 30), e ha raccolto due soli punti negli ultimi quattro incontri (contro i quattro dello stesso Roda, di cui tre nello scontro diretto di domenica scorsa). Secondo motivo di speranza è il calendario: alla squadra di coach Brood toccheranno il NAC in trasferta e l’Heerenveen in casa. Entrambe queste formazioni sono piuttosto serene, soprattutto la seconda, giacché al Breda manca un solo punto per salvarsi (e potrebbe tranquillamente non servire nemmeno) e l’Heerenveen non rischia più, a meno di cataclismi spaventosi, di perdere il treno per i preliminari di Europa League.
Il Waalwijk, invece, affronterà un Vitesse ancora affamato di punti per cercare la Champions League domenica e solo dopo un NEC placido nella sua tranquilla zona di metà classifica.
La terza ragione di speranza del Roda ha invece un nome e un cognome: quelli del bomber siriano Sanharib Malki. Il numero 16 dei Koempels ha siglato finora 17 reti in 30 presenze complessive in Eredivisie, meritandosi la quinta piazza della classifica cannonieri. Meglio ancora fece lo scorso anno, con 25 gol in 33 match disputati, record assoluto del club in Eredivisie, ma era un altro RJC (finì decimo).
Complessivamente, però, è chiaro che siamo di fronte a un attaccante certamente di razza, che ha trovato nel massimo campionato olandese il palcoscenico a lui più adatto (42 gol in due anni) e, per giunta, in grande spolvero nell’ultimo periodo: Malki è andato a segno in quattro delle ultime cinque sfide ed è entrato nel tabellino dei marcatori nelle ultime tre partite consecutive.
Il puntero siriano ha letteralmente oscurato i compagni di reparto, tra cui l’esperto Demouge, che ha un passato da bomber di provincia di tutto rispetto: 88 gol in carriera per lui in circa dodici anni di attività in Eredivisie, così come Németh, un tempo considerato l’astro nascente del calcio ungherese e adesso in cerca del suo rilancio proprio a Kerkrade.
Nelle prossime due domeniche sapremo se il Roda riuscirà o meno nella sua missione impossibile: certamente ha regalato un po’ di pepe anche ai piani alti della classifica, assumendo un ruolo da “castiga grandi” che al Limburg Stadion ha già fatto male sia al PSV che al Vitesse, entrambe costrette al pari (contro Bony e Havenaar l’RJC s’è addirittura esibito in un’epica rimonta da 0-3 a 3-3). Certamente i tifosi credono alla salvezza e sono pronti a festeggiarla intonando canti. In onore di chi? Ma certamente di Sanharib Malki, la Tigre di Damasco!