José Mourinho ci crede. E non potrebbe essere altrimenti. Il Real Madrid è chiamato a un’impresa contro il Borussia di Klopp, dopo il 4-1 di una settimana fa all’Iduna Park. Stasera al Bernabéu servirà un miracolo, ma un miracolo che dovrà essere costruito con applicazione, sacrificio e spirito di squadra: “Il calcio è il calcio, tutto è possibile”, commenta Mou nella conferenza stampa della vigilia del match. Il tecnico portoghese lascia intendere, in maniera velata, che la gara contro i tedeschi potrebbe determinare il suo futuro sulla panchina dei blancos: “In tutti i club di calcio, compreso il Real, il successo è merito di tutti e le sconfitte sono colpa dell’allenatore. Se non raggiungiamo la finale, sarà colpa mia. Ma il mio futuro non dipende da questa partita. In quanto ai contatti fra Real e Ancelotti, bisogna chiedere alla società, se non vinco ora la Champions non c’è problema, ne ho già vinte due. Lotterò per vincere la terza, ma ci sono allenatori che non ne hanno vinta nemmeno una”.
Mourinho si è poi concentrato sulla partita e ha sciolto alcuni dubbi di formazione, senza però dare a Klopp troppe indicazioni: “Cristiano Ronaldo sta bene, invece Arbeloa è ancora infortunato come Marcelo. Proviamo a ribaltare il risultato. Se segnamo l’1-0, ci mancherebbero solo due gol, dobbiamo giocare minuto dopo minuto, fino all’ultimo respiro. Giocando con un grande spirito di squadra, tutto diventa possibile”.