L’anticipo notturno della 34/a giornata di Serie A prevede il testacoda dello stadio Adriatico fra il fanalino Pescara e il Napoli, seconda forza del campionato. Gli abruzzesi sono virtualmente retrocessi (la matematica è vicina) e pensano già alla prossima stagione, ma vorranno onorare il torneo e fare una bella figura dinanzi al proprio pubblico. Specialmente considerando che l’ultima vittoria casalinga risale al 2012 (2-1 al Catania), da allora sei sconfitte consecutive. Viceversa, i partenopei sono in piena corsa Champions e, dopo un periodo di leggero appannamento, hanno raccolto 13 punti nelle ultime cinque giornate.
I PRECEDENTI – Si tratta di una sfida tutto sommato inedita quella fra Pescara e Napoli, ciò è dovuto al fatto che la società abruzzese non è certo una frequentatrice abituale della massima serie (questo in corso è il suo sesto campionato in A). Tra A e B, sono 25 i precedenti in totale, con il Napoli che ha vinto il 60% degli incontri (15) contro l’esiguo 16% biancazzurro (4 vittorie pescaresi). Sei, invece, sono i pareggi ed è curioso notare come in ben cinque occasioni il risultato finale è stato l’1-1. Anche nel computo delle reti, i numeri sono tutti a favore del Napoli, che ha segnato 47 gol agli abruzzesi, subendone soltanto 19. All’andata fu netta la supremazia degli uomini di Mazzarri, con Cavani e Inler, entrambi autori di una doppietta, e Hamšík su rigore, che fissarono il finale sul 5-1.
AMARCORD – La goleada dell’andata non è stata l’unica nella storia dei confronti fra i due club. Nella stagione 1987-88, infatti, il Napoli di Maradona, che finì il campionato secondo alle spalle del Milan, rifilò un tennistico 6-0 al Pescara di Galeone. Ma l’impresa fu addirittura migliorata l’anno successivo, con un 8-2 umiliante e forse esagerato per i pescaresi. Andarono a segno Carnevale (tripletta per lui), Careca e Maradona (entrambi con una doppietta) e Alemão. Quello era un Napoli leggendario, di un’altra pasta rispetto a quello del 1992-93, contro il quale il Pescara, ultimo in classifica, vinse per 3-0. In rete Palladini e per due volte Stefano Borgonovo. Fu quella la più ampia vittoria abruzzese contro i campani.
Ultima curiosità: il primo campionato in A del Pescara è datato 1977-78. E fu proprio il Napoli a “battezzare” la matricola biancazzurra sul palcoscenico della Serie A. Quello, però, fu un debutto amaro, perché i partenopei s’imposero all’Adriatico col punteggio di 1-3 (Pin, Bruscolotti e Chiarugi per gli azzurri; mentre il primo gol del Pescara in A porta la firma di Repetto).
Clicca qua per rivivere lo storico 8-2 della stagione 1988-89.
IL NOSTRO PRONOSTICO – Il Napoli è a mezzo passo dall’accesso diretto alla prossima Champions League, difficile che si lasci scappare un’occasione ghiotta come questa. Andiamo tranquilli sul segno 2, o se si vuol puntare a una quota maggiore, sul 2 con handicap. Fra i possibili marcatori, oltre ai soliti Cavani e Hamšík, azzardiamo Džemaili. Lo svizzero, negli ultimi tempi, ha dimostrato di avere il piede “caldo” e potrebbe sfruttare le occasioni dalla distanza.