Vittoria fondamentale per il Verona che supera, tra mille difficoltà, un buon Brescia: spettacolare gara tra “bomber” con botta e risposta tra Cacia e Caracciolo.
UN AIRONE AL BENTEGODI – Neanche il tempo di sederti in postazione che già sei pieno zeppo di appunti da focalizzare. Pronti via e gli scaligeri vanno vicino al gol del vantaggio: ottimo l’assist dalla sinistra per l’accorrente Gòmez che, ad Arcari battuto, impreca contro la traversa; sul ribaltamento di fronte un lancio profondo di Budel regala a Caracciolo il primo gol di giornata. L’Hellas non ci sta e cerca l’immediato pareggio che, grazie a un’ingenuità della difesa lombarda, trova: ancora dalla sinistra il cross decisivo con Arcari che non va in presa sicura, Caldirola non spazza e ne approfitta Jorginho. Meno di dieci minuti, già due gol. Ma se pensavate fosse finita qui vi sbagliate di grosso. Minuto 11, ingenuità di uno spento Hallfredsson (verrà sostituito per infortunio alla mezzora) e punizione per le rondinelle: ancora Budel in mezzo, ancora Caracciolo in gol. Tutto da rifare per gli scaligeri che, però, meriterebbero perlomeno il pareggio. Da un pallone di Jorginho tocco di mano da parte di un difensore lombardo ma per l’arbitro non è calcio di rigore. È questa l’ultima emozione di un primo tempo alquanto entusiasmante.
SOGLIANO DALLA SCRIVANIA ALLA PANCHINA – La ripresa inizia con una sorpresa e una curiosità: fuori sia il tecnico (Mandorlini) che il suo secondo. E in panca chi ci va? Il direttore sportivo, Sean Sogliano. Il Verona spinge sull’accelleratore per pareggiare i conti, dall’altra parte il Brescia difende bene e, quando attacca, si rende pericoloso. Sodinha, però, spreca il passaggio decisivo per Caracciolo e, sul ribaltamento di fronte, in modo casuale Gomez trova il primo gol del 2013. Pareggiati i conti al Verona non basta: fuori Ferrari, dentro Cacia. Budel commette fallo ingenuamente, dalla punizione calciata spunta il neo-entrato ex Lecce e porta avanti gli scaligeri. Il Brescia si scuote e si getta alla ricerca del pareggio: le speranze, però, si infrangono sulla traversa di Scaglia. Budel lascia i suoi in dieci, Cacia ne approfitta e chiude i giochi: incomprensione, l’ennesima, difensiva di Caldirola e Verona che si porta sul doppio vantaggio. I quattro minuti di recupero sono una pura formalità.
Tabellino
Hellas Verona-Brescia 4-2 (1-2)
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Crespo, Bianchetti, Maietta, Agostini; Cacciatore, Jorginho, Hallfredsson (26′ Sgrigna); Gomez Taleb, Ferrari (67′ Cacia), Martinho (79′ Nielsen). A disposizione: Berardi, Moras, Cocco, Bacinovic. All.: Andrea Mandorlini.
BRESCIA (4-3-2-1): Arcari; Zambelli (46′ Lasik), De Maio, Caldirola, Daprelà; Rossi (74′ Mitrovic), Budel, Finazzi; Sodinha (60′ Caracciolo Antonio), Scaglia; Andrea Caracciolo. A disposizione: Russo, Rosso, Picci, Benali. All.: Alessandro Calori
Arbitro: Mariani di Aprilia.
Reti: 4′, 11′ Caracciolo (B), 6′ Jorginho (V), 57′ Gomez Taleb (V), 71′, 87′ Cacia (V)
Note: Ammoniti: Maietta (V), Martinho (V), Caldirola (B), Mitrovic (B) Espulsi: Al 80′ Budel per fallo di reazione su Cacia (V); Recupero: 1′ p.t./4′ s.t.