La Roma resta inchiodata sull’1-1 contro un Pescara che non sembra aver perso le speranze

Finisce 1-1 tra Roma e Pescara, con un Olimpico probabilmente deluso seppure non può recriminare ai giallorossi di non avercela messa tutta dopo una parentesi di amnesia in avvio di gara; alcune decisioni arbitrali e l’abilità della difesa avversaria e dell’estremo difensore del Pescara rendono tutto troppo complicato per i ragazzi di Andreazzoli che, dopo essere andati sotto al 14′ in seguito alla marcatura di Caprari, trovano il pareggio al 5′ della ripresa con Mattia Destro ma non riescono ad andare oltre.

ROMA DISTRATTA, CAPRARI NE APPROFITTA – Un 4-3-3 che non convince quello schierato in apertura da mister Andreazzoli che è costretto poco più tardi a tornare sui suoi passi arretrando Pjanic al fianco di De Rossi per dare maggiore equilibrio alla propria squadra, equilibrio che manca visibilmente alla retroguardia giallorossa almeno nelle prime fasi del match e che vede il Pescara approfittarne con uno degli ex di Roma, Gianluca Caprari che batte di testa Stekelenburg sulla ribattuta del portiere su un tiro da fuori di Zanon. Roma che perde tra le mura amiche al cospetto di quasi 50.000 spettatori e Pescara che torna a sperare in un miracolo sempre più insperato. La Roma riposizionata da Andreazzoli in un 4-2-3-1 trova l’equilibrio cercato e inizia a schiacciare i delfini nella loro metà campo andando vicina al pareggio prima con Florenzi che a un metro dalla porta calcia troppo sul portiere, poi con De Rossi che, servito in area dal Capitano, decide inspiegabilmente per il cross basso anziché andare direttamente al tiro da distanza ravvicinata.

ASSEDIO DELLA ROMA, IL PESCARA SI SA DIFENDERE – Ripresa che inizia con un piglio ancor più deciso e offensivo da parte dei giallorossi che scendono in campo con un inedito quartetto offensivo grazie all’inserimento di Destro al posto di un Florenzi provato dalla tanta corsa del primo tempo. Le occasioni si succedono senza sosta con la porta difesa da Pellizzoli in perenne pericolo sotto l’attacco dei giallorossi e al 5′ della ripresa – dopo un paio di episodi dubbi in area di rigore – arriva la rete del nuovo entrato Mattia Destro, abile a farsi trovare sotto porta sulla ribattuta sul tiro di De Rossi. Seguono venti minuti di sola Roma che gode di una qualità tecnica impressionante nel settore d’attacco e va vicina al gol del vantaggio in più di un’occasione, in particolare al 20′ della ripresa quando Capitan Futuro riceve palla in area in posizione regolare, si gira e calcia bene ma trova ancora una volta l’ex portiere giallorosso a compiere il miracolo. L’assedio continua e Andreazzoli opta per una spinta ancora maggiore, se possibile, con l’inserimento di Nico Lopez per Piris; ma all’85′ i brividi sono per Stek che riesce a distendersi con il braccio sul pallonetto insidioso di Di Francesco e, nonostante i nove uomini in maglia giallorossa all’attacco, la partita si chiude sull’1-1. Un punto che lascia l’amaro in bocca a Totti e compagni che avrebbero potuto portarsi a ridosso della Fiorentina.

Roma-Pescara 1-1 (0-1)

Roma (4-3-3): Stekelenburg 6; Piris 6 (83′ Nico Lopez s.v.), Marquinhos 6, Castan 6,5, Torosidis 5,5; De Rossi 6, Pjanic 5,5 (72′ Bradley 6), Florenzi 6 (45′ Destro 6,5); Lamela 6,5, Totti 6, Osvaldo 5,5. A disp.: Goicoechea, Lobont, Taddei, Bradley, Romagnoli, Perrotta, Lucca, Tachtsidis, Destro, Lopez. All.: Aurelio Andreazzoli.
Pescara (4-2-3-1): Pellizzoli 7; Zanon 6,5, Cosic 6,5 (91′ Bianchi Arce s.v.), Capuano 6, Modesto 6; Rizzo 5,5, Togni 5,5; Celik 5,5(63′ Di Francesco 6), Cascione 6, Caprari 6,5 (53′ Balzano 6); Sforzini 6. A disp.: Bjarnason, Abbruscato, Balzano, Vukusic, Blasi, Bhianchi Arce, Falso, Vittiglio, Di Francesco. All.: Christian Bucchi.
Arbitro: Davide Massa.
Reti: 14′ Caprari (P); 50′ Destro (R).
Note: Ammonizioni: Torosidis, Destro (R); Togni, Di Francesco (P).