“Una gioia immensa e inaspettata” così il fuoriclasse australiano del basket in carrozzina ha commentato la notizia che sono state spedite a Sidney tre medaglie in sostituzione di quelle che erano state rubate a febbraio nella abitazione della Borghesiana a Roma. Sono la testimonianza delle imprese del giocatore dell’Anmic Dinamo con la maglia della nazionale australiana: l’oro ai Giochi paralimpici di Pechino del 2008 e l’argento ad Atene nel 2004 e a Londra nel 2012.
Un furto vigliacco che aveva addolorato Brad Ness e provocato lo sdegno di tutto il mondo sportivo, che ammira il campione australiano anche perché è sempre stato un modello e un esempio per i diversamente abili e soprattutto per i giovani.
Il coach della nazionale australiana, Ben Ettridge, ha deciso di scrivere ai vertici del comitato paralimpico per segnalare l’accaduto. L’appello ha avuto successo e qualche giorno fa il giocatore ha ricevuto una mail con la notizia che le “nuove” medaglie sono state spedite a Sidney.
Sono davvero felice, è difficile descrivere quello che si prova quando si infila al collo una medaglia olimpica. Più facile dire cosa rappresenta per la gente, soprattutto per i ragazzi, per questo le portavo con me agli incontri. Tutti le volevano prendere in mano, toccare, come se per un momento chiunque possa vivere il sogno di salire sul podio di una Olimpiade