La Lazio non c’è più, Di Natale la punisce di misura

Con la sconfitta di stasera sono 12 i punti raccolti dalla Lazio nelle 14 partite del girone di ritorno. Un crollo verticale impensabile dopo una prima parte di stagione giocata in modo esaltante. L’Udinese, invece, torna a sentire profumo d’Europa.

DI NATALE PESCA IL JOLLY – La Lazio parte meglio, Candreva è molto attivo sulla fascia sinistra ma è l’intero centrocampo biancoceleste a dettare legge. L’Udinese si difende ordinatamente in attesa della giusta ripartenza. Il problema della Lazio è che non segna mai: svarioni dei difensori friulani, uscite a vuoto di Brkic, le occasioni fioccano ma nessuno sa coglierle. Nemmeno Klose, in crescita ma ancora lontano dal cecchino che tutti hanno ammirato dal giorno del suo arrivo in Italia. L’Udinese, invece, può contare su Di Natale. E questo basta a fare la differenza. Totò, ancora una volta, delizia tutti con la sua tecnica sopraffina, infilando un immobile Marchetti con una fenomenale girata di destro. È bastato un solo tiro in porta agli uomini di Guidolin per passare in vantaggio: un pensiero che deve essere frullato nella testa di Petkovic, silente e sconsolata sagoma che si aggira a bordo campo.

L’UDINESE AMMINISTRA IL VANTAGGIO – La prima emozione della ripresa la regala Dias che consegna un pallone d’oro a Basta: con Marchetti fuori dai pali, il centrocampista bianconero non riesce a centrare la porta. Sarebbe stato il colpo del k.o. La difesa della Lazio fa acqua da tutte le parti, Marchetti è costretto a superarsi per negare a Zielinski la gioia del gol. Petkovic si sveglia e decide che è il momento di cambiare qualcosa: scatta l’ora di Hernanes ed Ederson. Ma a rendersi pericolosa è ancora l’Udinese con il solito Di Natale che manda in bianco chiunque provi a ostacolare il suo cammino. I contrasti di palla sono tutti a favore dei padroni di casa; a mezz’ora dalla fine la Lazio è già sulle gambe. L’allenatore biancoceleste opta per l’orgia di attaccanti e butta nella mischia anche Floccari. Il risultato è un aumento della confusione e un inutile vorticare offensivo. L’Udinese ringrazia e si prende questi tre punti, ottenuti con il minimo sforzo.

UDINESE-LAZIO 1-0

Udinese (3-4-2-1): Brkic 6; Benatia 6, Danilo 6, Domizzi 6,5; Basta 5, Lazzari 6, Allan 6, Gabriel Silva 6; Pereyra 5, Zielinski 6,5 (85° Badu n.g.); Di Natale 7,5 (80° Ranegie n.g.). A disp. Padelli, Angella, Heurtaux, Faraoni, Pasquale, Rodriguez, Pinzi, Merkel, Capos Toro, Maicosuel. All. Guidolin.
Lazio (3-4-2-1): Marchetti 6; Biava 6, Dias 5, Ciani 5,5; Stankevicius 5,5 (61° Ederson 5,5), Ledesma 6 (61° Hernanes 5,5), Onazi 6, Gonzalez 6; Candreva 6, Mauri 5,5 (73° Floccari 5,5); Klose 5,5. A disp. Bizzarri, Scarfagna, Konko, Crecco, Saha, Kozak, Rozzi. All. Petkovic.
Arbitro: Guida.
Reti: 19° Di Natale (U).
Note: Ammoniti Domizzi, Lazzari (U); Ledesma, Ederson, Gonzalez (L).