Gli Scontenti della Serie A

Ce n’è per tutti. Il Parma ringrazia il girone d’andata per avergli conferito la salvezza e rimane amareggiato per il magro bottino che va guadagnandosi da Gennaio a questa parte. Lo 0-3 in casa propria contro un’Udinese priva di Di Natale è abbastanza per rientrare tra le maggiori Scontente della trentaduesima giornata. Spostandoci in zona retrocessione c’è sempre il Genoa che non approfitta della marcia in più che il Derby della Lanterna le dà e si accontenta dell’eurogol di Matuzalem che porta un punto, quasi inutile. E poi ai piani alti c’è il Milan. I rossoneri sfiorano il terzo posto del nostro podio (vedrete sotto a favore di chi…) dopo il pareggio col Napoli. A San Siro gli uomini di Allegri erano lì lì, pronti a mettere sotto il Napoli e aggrapparsi al secondo posto in classifica. Flamini fa esplodere il Meazza, Pandev lo zittisce. E nel finale Cavani fa tremare le gambe ad Abbiati e il Milan termina la sfida soffrendo.

Ma ora spazio alla Top3 degli Scontenti:

INTER: i nerazzurri sono sempre lì, con la zona Europa League in mano, ma allo stesso tempo fanno di tutto per allontanarla… A Cagliari altro capitolo negativo per gli uomini di Stramaccioni. Rocchi ci prova, Alvarez pure, ma poi ha la meglio il compagno Silvestre, sfortunato ad essere la vittima del giochetto di Pinilla, autore di un autosgambetto da inserire negli annali. Tra le più Scontente in Serie A forse l’Inter detiene lo scettro assoluto. E oltre al gioco che non decolla e gli assetti tattici cambiati e ricambiati dal giovane Strama ci si mettono anche fastidiosi infortuni dei primi nomi della rosa. Per fortuna pare ormai certo l’ingresso di petroldollari dell’est, e chissà che ciò non possa dare una vera svolta all’Inter di domani.

LAZIO: se la sono giocati con i campioni d’Italia in carica, vicini per di più al titolo per il secondo anno consecutivo. La formazione di Petkovic appare stanca e con poco mordente, da buona reduce delle competizioni europee, l’ultima italiana rimasta aggrappata al treno Europa fino a qualche giorno fa. Contro i bianconeri si segnala una difesa da flm dell’orrore. Confusione, maldestria e il gioco (non) è fatto. E in tutto ciò i laziali avranno una bella settimana di convivenza con i cugini giallorossi a quota cinquantuno punti in classifica. Il Derby non è ancora finito.

STEFANO SORRENTINO: non ce ne voglia il grande portiere rosanero. Sulle sue qualità nessun dubbio, ma l’uscita a vuoto contro il Bologna è la fotografia di questo Palermo. Non fa, e quando fa disfa. Quando sembravano ormai spacciati gli uomini di Sannino riescono a reagire in questo finale di campionato e la vittoria sfumata contro gli emiliani costa davvero cara considerando ormai fuori dai giochi il Pescara e il rallentamento del Genoa. Tornando al match in questione, non è che il portiere palermitano si stia pentendo amaramente di aver lasciato la città degli Scaligeri?