Genoa-Sampdoria: precedenti e statistiche del derby della Lanterna
Domenica al Luigi Ferraris di Genova non si giocherà una delle tante partite di campionato, ma la partita, una sfida attesa da mesi dai tifosi del capoluogo ligure. Quello di Genova, infatti, è ai primi posti della classifica dei derby più “sentiti” al mondo, secondo footballderbies.com. Basterebbe questo per capire l’importanza speciale della 32/a giornata di Serie A per Genoa e Sampdoria. Concentrarsi sull’andamento delle due squadre in casa e in trasferta lascia il tempo che trova, trattandosi di una stracittadina. Eppure va fatto: i rossoblù hanno perso la metà delle gare in casa (ben 7, solo il Pescara ha fatto peggio perdendone 10) e hanno raccolto la miseria di 2 punti nelle ultime sei di campionato. Il tempo stringe, la lotta per non retrocedere si fa sempre più serrata e il Genoa è costretto a invertire la marcia se non vorrà salutare la massima serie. Di contro, nell’insolito ruolo di squadra “ospite” sul proprio campo, una Samp virtualmente salva (a +9 dal terzultimo posto occupato proprio dal Genoa, in coabitazione con Siena e Palermo), ma che non vince in trasferta dalla storica impresa dello Juventus Stadium (1-2 targato Icardi).
I PRECEDENTI – Quello di domenica sarà il derby della Lanterna numero 88, dal 1946 a oggi (data in cui nacque la Sampdoria, a seguito della fusione fra Sampierdarenese e Andrea Doria). Il bilancio è a favore dei blucerchiati, che hanno superato i cugini genoani 32 volte. Dieci in meno le vittorie del Grifone. Ma occhio che in ben 33 occasioni le due squadre si sono divise la posta in palio. La maggior parte degli 87 precedenti si è giocata in Serie A (59 gare), ma Genoa e Samp si sono sfidate anche 12 volte in Coppa Italia e 16 in Serie B. A proposito, se si considerano i quattro principali derby italiani (Milano, Roma, Torino e, appunto, Genova), questo è l’unico giocato anche nella serie cadetta. All’andata fu il derby delle deluse, con la Samp, allora penultima, che ebbe la meglio su un Genoa che occupava l’ultima piazza, grazie al 3-1 firmato da Poli e Icardi (entrambi al primo gol in A) e arrotondato dalla clamorosa autorete di Bovo. Per il Grifone, inutile la marcatura di Ciro Immobile.
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I GOL DEL DERBY – Sono 186 le reti segnate nelle 87 sfide fin qui giocate dalle due squadre (la media, dunque, è di poco superiore ai due gol a partita). Ancora una volta, la Sampdoria è in vantaggio sul Genoa con 102 marcature contro le 84 rossoblù. Supremazia confermata, seppur di misura, anche nelle sfide che hanno visto i rossoblù come squadra di casa (44 a 43). Spostandoci ai numeri sui gol relativi al campionato in corso, notiamo che la squadra di Ballardini ha la peggior difesa interna della Serie A (27 reti subite), mentre i blucerchiati, in generale, segnano di più e subiscono di meno. Ma il derby, si sa, fa storia a sé.
AMARCORD – Difficile selezionare i momenti più curiosi e interessanti di quasi settant’anni di derby (e abbiamo volutamente escluso le sfide precedenti al 1946). Partiamo dalla partita dei record: quel 5-1 per la Samp della stagione 1948-49, massimo scarto, massimo numero di reti segnate per una squadra (5) e in totale (6). Si sente dire in giro che un derby può valere da solo una stagione per il prestigio che ricopre, ma varie volte è successo che il suo esito ha segnato anche le sorti dell’intera stagione dell’una o dell’altra squadra: campionato 1950-51, una Samp senza obiettivi fa lo sgambetto ai cugini (3-2), costringendoli alla retrocessione in B. “Favore” ricambiato con gli interessi dal Genoa nel 1976-77 e appena due anni fa, sempre col punteggio finale di 2-1. In entrambi i casi, un Genoa di metà classifica condannò i doriani all’inferno della serie cadetta. Agli annali anche il derby che si giocò all’andata dell’anno dello scudetto blucerchiato (1990-91): Vialli aveva rimediato al vantaggio rossoblù di Eranio, ma una punizione del brasiliano Branco regalò ai suoi tifosi la gioia dello “scherzetto” ai futuri campioni d’Italia. Ultimo cenno, obbligatorio, va all’unico autore di una tripletta nella storia della Lanterna: Diego Alberto Milito, “Principe” di Genova per una notte, che annientò i blucerchiati con una tripletta da non credere, dopo aver deciso anche il derby dell’andata.
IL NOSTRO PRONOSTICO – Tentare di prevedere l’esito di partite “pazze” come un derby è cosa assai ardua. Ci affidiamo, quindi, a sensazioni della vigilia e alla situazione da “acqua alla gola” per il Genoa, che non potrà permettersi ulteriori passi falsi (visti anche gli impegni di Siena e Palermo, che giocheranno contro Pescara e Bologna). Dunque avanti col segno 1, sperando di non sottovalutare le motivazioni dei blucerchiati. Per i più timorosi, però, c’è la possibilità di buttarsi sull’1x doppia chance, che sarà quotato intorno all’1,40. Capitolo marcatori: Borriello e Icardi promettono gol e buone prestazioni, ma chissà che non sia la volta buona di Vargas, ancora a secco in questo campionato.