La Pro Vercelli barcolla ma non molla. La classifica sembra condannare già i piemontesi, però dalle parole di Fabrizio Romairone, dg del club, trasuda voglia di provarci sino all’ultimo. Siamo andati a sentirlo in vista della trasferta crotonese che attende gli uomini di Braghin.
Come sta a livello psicologico la squadra?
La situazione non è ovviamente delle più rosee, ma siamo intenzionati a onorare la maglia sino alla fine per poi tirare i conti. I ragazzi sono consapevoli di aver dato tutto nell’ultimo periodo: su ogni campo, infatti, ce la siamo giocata alla pari e avremmo meritato qualche punto in più.
Fuori casa vi esprimete meglio?
I numeri dicono questo e bisogna rispettarli, però c’è da tenere in considerazione più fattori. Molte volte le squalifiche e gli infortuni non ci hanno consentito di schierare la squadra migliore nelle gare casalinghe.
Le cause di una stagione negativa sono sempre molteplici, ma si può dire che l’aver disputato le prime gare lontano dal Piola è il rimpianto più grande?
Direi di sì. Abbiamo sofferto molto l’assenza del nostro campo nelle giornate iniziali del campionato. Però bisogna sottolineare che la società ha risolto tutto alla grande e poi è riuscita anche a costruire una buona squadra senza spendere più di tanto. La classifica non ci premia granché, ma sono convinto che chi semina prima o poi raccoglie.
L’estremo difensore Valentini è forse la nota più positiva della Pro Vercelli?
E’ sicuramente un ragazzo che ha avuto grande continuità di rendimento in questo campionato. Ha delle doti importanti ed è riuscito ad esprimerle grazie ad una forte professionalità.
Il Crotone: che avversaria è?
Una squadra scorbutica, di categoria, ben allenata e ben costruita. La società è solida ed organizzata, perché fa calcio da anni e non lascia mai nulla al caso. La classifica rispecchia il loro valore e sulla salvezza dei calabresi metto la mano sul fuoco.