Rubin Kazan-Chelsea 3-2: super Rubin, ma Torres e Moses portano i Blues in semifinale
Il Chelsea ritorna allo stadio Luzhniki dopo la maledetta sera del 21 maggio 2008, quando fu costretto a cedere allo United la Coppa “dalle grandi orecchie”. Ma stavolta, c’è il 3-1 dello Stamford Bridge a tranquillizzare la banda di Abramovich e un Fernando Torres che dopo soli 4 minuti mette la gara in discesa per i suoi. Dopo una prima frazione soporifera, però, il Rubin reagisce e riesce quantomeno a mettere in apprensione i tifosi londinesi. Finisce 3-2: il Chelsea merita la qualificazione per quanto dimostrato nell’arco delle due partite e vola in semifinale.
ANCORA EL NIÑO – Berdyev cala l’asso Rondón per scardinare la difesa londinese e tentare il miracolo; Rafa Benítez, invece, lascia a riposo la fantasia di Oscar, Hazard e Mata e getta nella mischia l’esordiente Aké, classe ’95. I russi partono forte e già al 3′ Eremenko ha sul destro la palla dell’1-0, ma Terry salva sulla linea. Dopo però neanche sessanta secondi, arriva la doccia gelata per il Rubin: Lampard trova a memoria Torres con un lancio lungo, lo spagnolo approfitta dell’uscita scriteriata di Ryzhikov e insacca con un delizioso pallonetto. Partita in discesa per i Blues, che fanno girare bene la palla e controllano i timidi attacchi del Rubin, che si rende veramente pericoloso solo nel recupero, ma Čech è miracoloso su Karadeniz.
CUORE RUBIN – Kurban Berdyev striglia i suoi nello spogliatoio e si vede la reazione dei russi, che aumentano il ritmo e giungono al pareggio: asse spagnolo Orbaiz-Marcano, con quest’ultimo che svetta più in alto di tutti e batte Čech. La gioia per l’1-1 però dura una manciata di minuti e Moses al 54′ segna il gol che dovrebbe chiudere definitivamente i conti. Ma il condizionale è d’obbligo, perché il Rubin non si demoralizza e prova a costruire, mettendo in difficoltà gli inglesi soprattutto sul piano aereo. E proprio da una palla alta arriva il nuovo pari russo: Ansaldi raggiunge il fondo e mette al centro un pallone su cui Karadeniz giunge puntuale. Pochi istanti dopo è ancora Marcano, sempre di testa e sempre su assist di Ansaldi, a sfiorare il palo esterno. La partita è divertente, il Rubin ci mette cuore e Berdyev tenta il tutto per tutto ridisegnando una squadra a trazione anteriore. Il Kazan trova anche il vantaggio, grazie a un generoso rigore concesso da Aydinus per una lieve spinta di Azpilicueta a Ryazantsev. Dal dischetto si presenta Natkho che, come all’andata, batte Čech. Le certezze dei Blues iniziano a vacillare e Rondón avrebbe sulla testa la palla del 4-2, ma il venezuelano spreca malamente. Rubin fuori dalla competizione a testa alta; Chelsea, anche se con fatica, è la prima semifinalista di questa Europa League.
RUBIN KAZAN-CHELSEA 3-2 (0-1)
Rubin Kazan (4-2-3-1): Ryzhikov 4,5; Kuzmin 5 (46′ Kaleshin 6), Navas 5,5, Marcano 6,5, Ansaldi 6,5; Natkho 6,5, Orbaiz 6 (66′ Dyadyun 5,5); Kasaev 6 (72′ Ryazantsev 6), Eremenko 5,5, Karadeniz 7; Rondón 5. A disp.: Arlauskis, Sharonov, Kislyak, Töre. All.: Berdyev.
Chelsea (4-2-3-1): Čech 6; Azpilicueta 5,5, Terry 6, David Luiz 5,5, Ferreira 6; Ramires 6,5 (60′ Mikel 6), Lampard 6,5 (91′ Ivanović s.v.); Aké 5,5, Moses 6,5, Benayoun 6 (77′ Oscar s.v.); Torres 6,5. A disp.: Turnbull, Oscar, Hazard, Marin, Mata. All.: Benítez.
Arbitro: Fırat Aydınus (TUR).
Marcatori: 4′ Torres (C), 50′ Marcano (R), 54′ Moses (C), 62′ Karadeniz (R), 74′ rig. Natkho (R).
Note: Ammoniti: 90′ Oscar (C). Recupero: 1′ p.t. / 3′ p.t.