I migliori e i peggiori della 31a giornata. Lo scatenato Denis segna 3 gol in 12 minuti e confeziona la storica rimonta dell’Atalanta a San Siro con l’Inter. Di Natale fa un capolavoro alla Totti. Ennesima giornata nera per gli arbitri: inaccettabili le direzioni di Tagliavento e Gervasoni.
TOP
German Denis: quando vede l’Inter si esalta. Cinque gol segnati in due partite ai nerazzurri e firma indelebile sui due storici successi atalantini, tra cui la memorabile rimonta di San Siro, espugnato per la seconda volta in stagione dagli orobici. Costruisce la fantastica tripletta sugli errori di Gervasoni, che lo “manda” sul dischetto con troppa generosità, e di Samuel, che se lo perde sul cross dell’ottimo Bonaventura. In mezzo però c’è un gol da grande centravanti, e il merito qua è tutto suo. Indomabile.
Antonio Di Natale: sette giorni fa dicevamo che “non mancherà l’occasione per farsi perdonare” dopo l’inusuale errore dal dischetto col Bologna. Tempo sette giorni e l’occasione è già arrivata. Prima sfrutta il gentile omaggio di Puggioni, ma poi segna un gol da antologia che tanto ricorda il capolavoro di Totti nel famoso Sampdoria-Roma. La stretta di mano dell’arbitro, che prima lo aveva ammonito per essersi tolto la maglietta per mostrare quella raffigurante Califano, vale più di mille complimenti.
Josip Ilicic: prestazione super a Marassi per lo sloveno, che fa il paio con quella sfoderata contro la Roma. Non a caso sono arrivati sei punti fondamentali per il Palermo, che improvvisamente torna a credere in una salvezza che sembrava ormai compromessa solo una settimana fa. Sannino sta ritrovando i pezzi da novanta (vedi anche Miccoli) nel momento cruciale della stagione e la permanenza in A sembra adesso alla portata.
FLOP
Tagliavento-Gervasoni: difficile dire chi tra i due arbitri l’abbia combinata più grossa. Per numero di errori certamente il primo, ma il rigore inventato in Inter-Atalanta non ha eguali. L’abbaglio di un “mani” di Samuel che in realtà non c’è mai stato cambia il volto alla partita di San Siro, che sembrava ormai nelle mani dei nerazzurri di casa. Dubbi anche sul 2-1 di Alvarez (sembra esserci fallo di Rocchi su Stendardo) e sul presunto rigore su Ranocchia. Per analizzare la compilation di Tagliavento in Fiorentina-Milan si parte dall’espulsione immotivata di Tomovic al 40’ e si arriva al rigore solare negato in extremis ai rossoneri per un fallo di mano (quello sì evidentissimo) di Roncaglia. Volendo essere fiscali ci starebbero le espulsioni di Montolivo e Balotelli, mentre il primo dei due rigori dati alla Fiorentina sembra un po’ generoso, anche se il contatto tra Nocerino e Ljajic in effetti c’è stato. Episodi, questi ultim, su cui si può anche sorvolare. Ma sugli altri due, così come sulla topica di Gervasoni al Meazza, assolutamente no.
Andrea Ranocchia: la sua è stata una prestazione a dir poco orripilante. Disastroso in difesa, anche se le colpe vanno divise coi compagni di reparto, ne combina anche quando si sgancia in attacco. Si divora il 4-4 nell’ultimo minuto di recupero sbucciando un pallone che chiedeva solo di essere spinto in rete. Errore da “Mai dire Gol”.
Christian Puggioni: a proposito della trasmissione che un tempo fu il cavallo di battaglia della Gialappa’s, uno spazio nella rubrica ‘vai col liscio’ sarebbe stato dedicato sicuramente al portiere del Chievo e alla sua grottesca finta a cui nessuno avrebbe potuto abboccare, figuriamoci una volpe come Di Natale che ha potuto così segnare il più facile dei gol. Come se avesse bisogno di certi regali. Censurabile.