Gli Scontenti della Serie A
Per la rubrica “Gli Scontenti della Serie A” il podio dei tre maggiori scontenti della giornata di campionato va al Derby romano, all’Inter e al Milan.
Un Bologna raggiunto nel finale dal Torino in un delicato scontro diretto. Una Sampdoria surclassata da un Palermo rinato. Un Genoa in cattive acque con il tecnico Ballardini già in bilico. Queste sono alcune delle Scontente della trentunesima giornata di Serie A. Ma tutto ciò è niente a confronto del podio stilato per la nostra classifica.
Ecco la Top3 degli Scontenti:
DERBY ROMANO: lontani dal voler fare moralismo, diamo la medaglia d’oro della nostra Top3 al Derby della Capitale. Oltrepassando per adesso il risultato maturato in campo, che accenneremo fra poche righe, in primis non possiamo che dare il primo posto di Scontentezza al tanto atteso incontro tra Roma e Lazio. Ancora una volta raccontiamo di scontri tra tifosi già prima del match, a dimostrazione del fatto che ancora (e chissà per quanto) non mancano teppisti con la lama facile. Proprio in questi giorni poi, che hanno visto volare in cielo la “Lady di ferro” Margaret Tatcher, proprio colei che a capo del governo inglese stroncò il fenomeno degli hooligans. Be’ il bollettino degli scontri dell’Olimpico in questo caso, racconta almeno soltanto di feriti non gravi. D’altronde in Italia dobbiamo accontentarci della non morte …
INTER: da Rocchi a Ranocchia… un’assonanza “dissonante” per la squadra di Stramaccioni. L’ex laziale apre le marcature contro una caparbia Atalanta, ma poi il difensore nerazzurro, tra rigore concesso ai bergamaschi e il piattone (indigesto) mancato allo scadere, può essere l’esempio di questa Inter 2012/2013. Squadra convinta, quella del giovane allenatore romano, che crea sfaceli arrivando al vantaggio per 3-1 anche con la doppietta di Ricky Alvarez, ma poi capace di sprofondare (ancora) sotto i colpi stavolta di German Denis. Scintille, proteste a fine gara. Battibecchi firmati dal “levriero” Schelotto, fresco ex del match. Tre punti persi come non mai per la banda nerazzurra, bottino preziosissimo per l’affannoso inseguimento all’Europa League. Esoneri, cambi di panchina in vista? Giammai! Patron Moratti rimane fermo sulle sue decisioni, continua a coccolarsi il suo pupillo Andrea e uscendo dalla sua politica diplomatica si unisce all’urlo contro l’arbitrato.
MILAN: partenza esaltante. Arrivo deludente. La fiammata di Montolivo tra i rossoneri è un fulmine al ciel sereno per la Fiorentina di Montella. Apparsi spaventati e sanzionati con l’espulsione di Tomovic, i viola sembrano cedere alla corazzata di Allegri, che con Flamini arriva a mettere a segno il doppio vantaggio. Macchè. Nella ripresa il cugino cattivo di Nocerino, geloso delle dichiarazioni del parente “buono” in merito alla volontà di conquistarsi il Mondiale, si indispettisce e fa credere all’arbitro di aver messo a terra Ljajić. Il giovane De Sciglio poi, credendo di imparare dal compagno più navigato, lo imita e sgambetta Cuadrado. Risultato? 2-2! Il Napoli ringrazia.