MundoCanteras – L’altra faccia della capitale: Atlético Madrid
Siamo arrivati all’appuntamento numero 10 di MundoCanteras e oggi ci allontaniamo completamente dalla regione della puntata precedente per parlare di una delle squadre più importanti e gloriose di Spagna. Una squadra tra le grandi della storia del calcio ma che è sempre stata vista come “l’altra squadra della Capitale”: parliamo ovviamente del Club Atlético de Madrid.
La storia del club parte dal 1903, quando alcuni studenti Baschi decisero di fondare una società satellite dell’Athletic Bilbao. Adottarono anche gli stessi colori (prima bianco-blu, poi bianco-rosso). Divenne autonoma nel 1923 e nel corso della storia diventò la terza forza calcistica di Spagna per trofei conquistati: nove titoli nazionali ed altrettante Coppe del Re. A livello internazionale l’Atlético Madrid è l’unica squadra ad aver vinto la Coppa Intercontinentale senza mai vincere la Coppa Campioni. Nel 1974, dopo la rinuncia del Bayern Monaco a partecipare, i “colchoneros” vinsero in finale contro l’Independiente detentore del titolo. Nella sua bacheca può vantare inoltre una Coppa delle Coppe (1961/62), 2 UEFA Europa League (2009/10 e 2011/12) e 2 Supercoppa UEFA (2010 e 2012).
La quantità di campioni che sono passati o che sono cresciuti in questo club è infinita, a Wikipedia addirittura risultano 297 pagine. Come non citare i nostri Albertini e Vieri, uno ha inizio e l’altro a fine carriera; il miglior marcatore di sempre Luis Aragonés, ex ct della Spagna campione d’Europa nel 2008, con 172 reti; pilastri della nazionale spagnola come Abelardo e Enrique Collar. La lista potrebbe continuare in eterno anche parlando di allenatori; citiamo giusto due conoscenze del calcio nostrano come Arrigo Sacchi e Claudio Ranieri.
Negli ultimi anni l’Atletico Madrid ha messo in luce un calcio spumeggiante in tutte le competizioni in cui ha giocato. Lo stadio Vicente Calderón ha visto giocare i migliori in circolazione. Trascinata da goleador di razza come Diego Forlán, Radamel Falcao, “el Kun” Aguero ma anche da canterani che poi hanno scritto pagine di storia calcistica (spesso controverse) come Fernando Torres. Curiosità di cantera: lo sapevate che Raúl González Blanco, si proprio il “Raúl del Real“, è passato prima per le giovanili dell’Atletico?
Una cantera che ha sempre regalato gioie agli allenatori è cresciuta in maniera esponenziale nell’ultimo decennio. Ragazzi che spesso hanno ricoperto ruoli di primo piano sono molti. Alcuni esempi sono Mario Suárez (1987) centrocampista che ha passato tutta la trafila delle nazionali giovanili, fino all’esordio in quella maggiore nella recente amichevole con l’Uruguay; Koke (1992) anche lui centrocampista del giro delle nazionali giovanili, ha partecipando anche alle Olimpiadi di Londra 2012; Jorge Pulido (1991) difensore che veste la casacca bianco-rossa dall’età di 10 anni; Gabriel Fernández (1983) capitano canterano che è tornato da poco dopo le esperienze con Getafe e Saragozza; il piccolo Óliver Torres (1994) che da quest’anno è stato convocato del mister ed ex giocatore del club Diego Simeone per debuttare nella prima gara della stagione; César Ortiz (1989) canterano che gioca come molti altri nella filiale Atletico Madrid B; con lui possiamo nominare anche Saúl Ñíguez (1994) già convocato in alcune occasioni.
Molto ancora ci sarebbe da dire su questo club e sulla filosofia che da tempo alterna campioni a canterani di qualità. In questa decima puntata (per me traguardo importantissimo) vorrei però concludere con un pensiero personale legato anche a traguardi e sogni: la cosa importante non è solo immaginarli astrattamente ma tentare di realizzarli concretamente. Questo è solo la punta dell’iceberg di quello che ho appreso in questa stupenda esperienza da poco iniziata a MondoPallone. Queste non sono parole banali ma fatti concreti, tempo dedicato, passione, voglia di migliorare, coordinazione, costanza… emozione.