Consueta conferenza stampa per José Mourinho alla vigilia della gara d’andata dei quarti di finale di Champions contro il Galatasaray. L’allenatore ha cercato di mantenere alta la concentrazione nell’ambiente madridista, sottolineando la pericolosità della squadra turca: “Sarà una partita complicata contro una squadra che ha esperienza in sfide di questo livello, inoltre hanno un grande allenatore. Terim metterà in campo una squadra difensiva, con la speranza di ottenere un buon risultato, ma non ha paura di giocare al Bernabéu. Il Gala ha grandi giocatori , a cominciare dai tre che giocheranno davanti”. E proprio nei confronti di Sneijder e Drogba, giocatori che Mou conosce bene, il portoghese ha speso parole d’elogio: “Sono grandi campioni, gli voglio bene e li rispetto. Hanno avuto un ruolo importante nella mia carriera e mi hanno dato tanto, ma domani (oggi, ndr) avremo obiettivi diversi: io voglio vincere e loro vorranno vincere”.
L’ex allenatore nerazzurro ha poi parlato della sua squadra, rispondendo alle numerose domande dei giornalisti su Casillas (“Sono sempre stato onesto con Iker, si sta allenando bene, ma deve aspettare la sua opportunità”) e sulla questione dell’eterno ballottaggio fra numeri 9 (“Abbiamo due grandi attaccanti, non importa chi segni, l’importante è fare gol per passare il turno”). Infine ha voluto allontanare, come è solito fare, le pressioni e le critiche dai suoi ragazzi: “Non vedo questa squadra migliore rispetto a quella dell’anno passato, ma neanche peggiore. In partite come queste non servono motivazioni extra, vogliamo la finale”.