Top e flop della 30a giornata di Serie A
I migliori e i peggiori della 30a giornata di Serie A. Quagliarella è la carta vincente di Conte e la Juve vince il big match con l’Inter. Pinilla trascina in Cagliari, super Dzemaili (più Cavani) nel pirotecnico 5-3 del Napoli a Torino. Di Natale tradisce l’Udinese.
TOP
Fabio Quagliarella: benedetta fu l’influenza di Vucinic. Schierato al posto del montenegrino, l’attaccante partenopeo mette subito in ginocchio l’Inter estraendo dal cilindro uno dei tanti gol capolavoro a cui ci ha abituato e poi serve a Matri il pallone del gol vittoria. Mantiene la media di un gol a partita, è paradossale che continui a essere considerato un attaccante si scorta.
Mauricio Pinilla: vedendo la sua media gol, viene spontaneo chiedersi perché gioca così poco. E’ vero che con i vari Sau, Ibarbo, Nenè e Thiago Ribeiro la concorrenza è agguerrita, però il cileno meriterebbe più spazio. Doppietta pesante, che vale l’ipoteca sulla salvezza con largo anticipo dei sardi.
Blerim Dzemaili: il protagonista di una partita incredibile. Tre conclusioni che non lasciano scampo a Gillet e permettono al Napoli di continuare a sognare l’Europa che conta. Al resto ci pensa Cavani in barba ai problemi di jet lag, ma stavolta il centrocampista svizzero si è guadagnato l’elogio della platea partenopea.
FLOP
Esteban Cambiasso: la motivazione è fin troppo scontata. Certi falli non si fanno e basta. A poco, se non a nulla, valgono le scuse fatte comunque puntualmente a Giovinco. Merita una punizione esemplare.
Antonio Di Natale: è inusuale vederlo sbagliare un rigore, specialmente se così decisivo. Totò si fa ipnotizzare da Curci e l’Udinese perde l’ultimo treno per rimanere agganciato all’Europa. Ma siamo certi che non mancherà l’occasione per farsi perdonare.
Sebastien Frey: non è un campionato memorabile per il portierone francese del Genoa, che ha sulla coscienza il gol del momentaneo 1-1 di Emeghara nel delicato spareggio salvezza col Siena. I suoi errori iniziano a essere tanti e pesano sempre di più. Certi regali i rossoblù non se li possono permettere se vorranno rimanere in A.