A La Romareda di Saragozza, domani sera alle 20, scenderanno in campo per la 118/ma volta nella loro storia il Real Saragozza e il Real Madrid. Impresa ardua quella dei ragazzi di Manuel Jiménez, che se la vedranno contro un Madrid reduce da sette vittorie consecutive. La squadra di Mourinho, però, vive una situazione di classifica surreale, visto che davanti ha un Barcellona ormai irraggiungibile e si trova coinvolta in un’inutile volata per il secondo posto con i cugini dell’Atlético (sotto di un solo punto). Per di più, dopo quattro giorni, sarà impegnata nel delicato quarto di finale di Champions contro il Galatasaray. Viceversa, gli aragonesi non vincono dal 22 dicembre scorso (2-0 a Bilbao), hanno raccolto la miseria di 4 punti nelle ultime 11 giornate e sono nel bel mezzo della zona retrocessione.
I PRECEDENTI – Sono 117 le sfide giocate fra le due squadre in Primera División e il bilancio, manco a dirlo, è a favore del Real, che vanta 75 vittorie contro le sole 20 del Saragozza. Anche il pareggio non è particolarmente frequente: 22 segni “x” in oltre settant’anni di incontri. Se ci concentriamo sulle sole sfide giocate nel capoluogo aragonese, invece, vediamo che la differenza fra le due squadre non è poi così accentuata, anche se continua a pendere a favore del Real: 16 vittorie casalinghe, 16 pareggi e 26 vittorie ospiti.
QUESTIONE DI GOL – Quando c’è il Real Madrid di mezzo, non c’è da meravigliarsi se capita di commentare numeri da “mal di testa”. Le merengues hanno realizzato 255 gol contro il malcapitato Saragozza (una media, da non credere, di 2,18 marcature a partita) contro “soli” 135 centri biancoblu. Sono numeri che testimoniano una netta e costante supremazia madridista. Supremazia confermata dai numeri di questa stagione: secondo peggior attacco per il Saragozza (25 centri in 28 gare) contro il secondo miglior attacco della Liga, quello del Real appunto (71 reti in 28 partite). D’altronde, i 10 gol del miglior realizzatore del Saragozza, Hélder Postiga, sono niente a confronto dei 27 di Cristiano Ronaldo. CR7 che, però, non ha partecipato al 4-0 dell’andata del Bernabéu (a segno Higuaín, Di María, Essien e Modrić).
CURIOSITÀ DAL PASSATO – I tifosi gialloblu non avranno dimenticato la scoppola subita dal Real Madrid nella stagione 1987-88: un 1-7 che, ancora oggi, corrisponde alla loro peggiore sconfitta casalinga. I blancos riuscirono nell’impresa di rifilare altri sette gol al Saragozza neanche due stagioni dopo, stavolta però al Santiago Bernabéu (7-2 il finale). Più recenti, invece, i due 6-0 inflitti dal Real di Florentino Pérez alla squadra aragonese: il primo in casa, nella stagione 2009-10; il secondo in trasferta, appena la scorsa stagione (con tripletta di Cristiano Ronaldo). Anche il Real Saragozza, dal canto suo, può vantare alcune “imprese”: dal 6-1 del 1974-75 (stagione d’oro, che vide il Saragozza piazzarsi secondo proprio alle spalle del Real campione) , al 3-2 esterno del 2010-11, passando per l’umiliazione del 1999-00 (1-5 con le doppiette di Milošević e Juanele).
IL NOSTRO PRONOSTICO – La netta differenza fra le due squadre lascia pensare a un esito scontato, con una nuova goleada madridista, ma il calcio non è fatto di soli numeri e il Saragozza, se vorrà salvarsi, sarà costretto a vendere cara la pelle già da domani. È anche vero che il Real, in 58 match giocati nel capoluogo aragonese, ha segnato in cinquanta occasioni e non si farà distrarre troppo dalle sirene di Champions. Quindi, si può giocare il gol della squadra ospite o l’over 2.5. Ad alto rischio, per quanto suggestivo, è l’1x doppia chance. Ma se ci si fa ingolosire dalla quota…